Cgia: l’aumento dell’Iva, previsto in Italia ad ottobre, penalizzerà i più poveri
“In termini assoluti saranno i percettori di redditi elevati a subire l'aggravio di
imposta più pesante”, ma l'eventuale aumento dell'Iva “peserà maggiormente sulle retribuzioni
più basse e meno su quelle più elevate. A parità di reddito, i nuclei famigliari più
numerosi subiranno gli aggravi maggiori”. La Cgia di Mestre ricorda, dopo lo stop
all’Imu deciso dal governo italiano, che l’aumento dell’Iva dal 21% al 22%, in programma
ad ottobre, rischia di mettere in difficoltà le famiglie, soprattutto quelle appartenenti
alle fasce meno abbienti. “Bisogna assolutamente trovare la copertura – sottolinea
Giuseppe Bortolussi, segretario della Gia – per evitare questo aumento”. “Non si possono
penalizzare le famiglie e in particolar modo quelle più in difficoltà”. “Nel 2012
– ricorda Bortolussi – la propensione al risparmio è scesa ai minimi storici. Se dal
primo ottobre l'aliquota ordinaria del 21% salirà di un punto, subiremo una ulteriore
contrazione dei consumi, che peggiorerà ulteriormente il quadro economico generale”.
(A.L.)