Caritas italiana in Medio Oriente: drammatica la situazione dei profughi siriani
Si è conclusa ieri la missione di Caritas italiana, segno di vicinanza e di incoraggiamento
a tutte le Caritas del Medioriente, a partire da quelle Giordana e di Gerusalemme.
La delegazione guidata dal direttore, don Francesco Soddu, ha visitato nei giorni
scorsi anche alle comunità che accolgono i rifugiati siriani in Giordania. “La certezza
che riportiamo dal nostro viaggio – ha detto don Soddu – è che l’uso delle armi in
Siria ha e avrà come risultato niente altro che una spirale della violenza e un aggravarsi
della già drammatica condizione in cui vivono centinaia di migliaia di persone”. “Ogni
ulteriore militarizzazione del conflitto – ha aggiunto – non farà altro che rendere
ancor più insostenibile questa situazione”. “Ma insieme a questo abbiamo potuto toccare
con mano il bel lavoro che sta facendo Caritas Giordania nell'accoglienza dei fratelli
siriani”. “Attraverso l'azione di aiuto che svolge la Chiesa locale – ha spiegato
don Soddu – si capisce il significato profondo della carità, e di come questo tocchi
l'azione pastorale prima ancora che quella sociale”. Tuttavia, la situazione rimane
drammatica. “La Caritas Giordania – si legge in un comunicato pubblicato sul sito
Internet di Caritas italiana – ha notizia di decine di migliaia di profughi siriani
che, dopo i drammatici bombardamenti dei giorni scorsi, in queste ore sono ammassati
alle frontiere con il Paese”. Tra gli obiettivi della missione di Caritas italiana
in Medio Oriente, anche quello di fare il punto con i partner locali dei progetti
sostenuti in questi mesi e discutere le modalità delle future collaborazioni. Si sono
svolti inoltre incontri con le autorità delle Chiese cristiane locali, per approfondire
la situazione della complessa crisi mediorientale. (A.L.)