Thailandia: vescovi a confronto sui compiti delle scuole cattoliche
Migliorare sempre più il grado di istruzione e conoscenze offerto dalle scuole cattoliche,
per centrare gli standard internazionali, e promuovere al contempo la conoscenza del
catechismo e le basi della fede. È questo l'obiettivo fissato dalla Conferenza episcopale
thai che, riunita nei giorni scorsi a Pattaya, ha dedicato molta attenzione al tema
dell'educazione e al contributo offerto nel settore dalle scuole di ispirazione cristiana.
Durante la tre giorni di seminario - riferisce l'agenzia AsiaNews - vescovi, sacerdoti
e laici hanno discusso gli standard qualitativi e analizzato i risultati ottenuti
dalle scuole in tema di evangelizzazione ed educazione morale e civile. Nel suo intervento
mons. Louis Chamnien Shantisukniran, presidente della Conferenza dei vescovi thai,
ha sottolineato che è dovere della Chiesa cattolica aiutare le sue istituzioni più
rappresentative a "esprimere l'identità cattolica". Il prelato ha ricordato gli obiettivi
del Piano pastorale 2010-2015, secondo cui le scuole e i centri educativi sono il
punto focale "dell'annuncio del Vangelo". Per questo è dovere degli educatori essere
"testimoni viventi" di Gesù fra gli allievi. Padre Francis Xavier Deja Arpornrat,
segretario esecutivo della Conferenza episcopale, ricorda che le scuole cattoliche
mirano a uno sviluppo "complessivo" della persona, per questo esse godono della "fiducia"
dei genitori. Per il futuro è importante "preservare" l'identità mentre si "potenziano"
i metodi di insegnamento, al fine di centrare i più elevati standard qualitativi.
"Dobbiamo rinnovare i metodi e riformare il sistema - ha aggiunto il sacerdote - adattandoli
ai tempi che cambiano". L'intervento dell'arcivescovo di Bangkok, mons. Francis Xavier
Kriengsak Kovinthavanij, è stato invece ispirato alla Nuova evangelizzazione e al
confronto con i fedeli di altre religioni. "Tutti i discepoli di Cristo - ha ricordato
il prelato - sono chiamati ad annunciare e condividere la Buona Novella" con chi ancora
non ha incontrato il Vangelo e con quanti non credono. Egli invita i cattolici a promuovere
in prima persona il dialogo interreligioso, che è parte integrante e "riveste un ruolo
di primo piano nella Nuova evangelizzazione". Da ultimo, l'arcivescovo rilancia i
valori del Vangelo fra cui moralità e virtù, aiuto agli studenti, cultura e vita che
sono parte essenziale del programma di un istituto di ispirazione cristiana assieme
alla tecnologia, ai media e al rispetto per l'ambiente. La presenza dei cattolici
in Thailandia ha una percentuale davvero esigua, appena dello 0,1% su una popolazione
totale di 66,7 milioni di abitanti, ma è ricca di vitalità e spirito di iniziativa
soprattutto nel sociale e nel settore dell'istruzione. All'incontro di Pattaya hanno
partecipato 400 educatori, provenienti da 10 diocesi del Paese. In tutto lo Stato
vi sono circa 300 istituti cattolici, frequentati da oltre mezzo milione di studenti,
di fedi religiose diverse. (R.P.)