Mons. Lahham: no all'attacco in Siria, prevalga la ragione
In occasione dell'importante incontro tra il Papa e il Re di Giordania, in un momento
così delicato per tutto il Medio Oriente, Alessandro Gisotti ha intervistato
l'arcivescovo Maroun Lahham, vicario patriarcale per la Giordania del Patriarcato
latino di Gerusalemme:
R. – La Giordania
è un Paese che ispira pace, anche se ha paura di quello che si sta preparando. Speriamo
che non capiti. Penso che la visita del Re al Pontefice sia un’occasione prima di
tutto per parlare della pace in Terra Santa e in Giordania, ma specialmente in Siria,
con tutte le minacce che stiamo sentendo. Per quello che sta accadendo, la Giordania,
nonostante sia un piccolo Paese, gioca un ruolo importante per la pace siriana. Speriamo
che questi "grandi" arrivino alla pace, invece di fare la guerra, e trovino una soluzione
pacifica. E speriamo che la Giordania possa giocare un ruolo positivo, unendosi alla
posizione della Santa Sede.
D. – Ovviamente c’è una speranza di pace, mentre
si parla di questo intervento militare...
R. – Mamma mia, è tremendo! Sì, abbiamo
veramente paura!
D. – Paura che si estenda poi ad una situazione già così drammatica
e complicata...
R. – Assolutamente, perché la violenza genera sempre violenza.
E a questo interesse da parte degli Stati Uniti o dell’Europa per i diritti dell’uomo
o per la difesa dei più deboli nessuno crede. Nessuno lo crede! Tutti cercano i loro
interessi politici ed economici. Siccome nessuno crede, dunque, alla loro buona volontà,
non vogliamo che questa volontà di guerra sia applicata in Siria. Speriamo che la
voce della ragione, e per noi della fede, prevalga e che la crisi siriana trovi una
soluzione politica.