Guinea Equatoriale: il governo preoccupato dal proliferare delle nuove sette cristiane
Il governo della Guinea Equatoriale ha deciso di fare un censimento delle nuove sette
cristiane che proliferano nel Paese, le cosiddette “Chiese del Risveglio”. Secondo
quanto riporta l’agenzia di stampa africana Apa una speciale Commissione del Ministero
della giustizia e per il culto ha già avviato un’indagine a livello nazionale. L’obiettivo
è di conoscere meglio questa realtà e garantire il rispetto della legalità. A determinare
la decisione, infatti sono diversi decessi avvenuti durante riti di esorcismo e il
moltiplicarsi delle denunce di appropriazioni indebite da parte di alcuni predicatori-pastori
dei soldi raccolti tra i fedeli per la costruzione di chiese e scuole. Come in altri
Paesi del continente africano, e non solo, la proliferazione delle nuove Chiese cristiane
sta assumendo dimensioni preoccupanti anche in questa ex colonia spagnola, situata
tra il Gabon e il Camerun. “Pane di Dio”, “Chiesa Cristiana del Cielo” “Chiesa della
vita”: sono solo alcune delle denominazioni di queste sette fondate e guidate da predicatori
provenienti per lo più dalla Nigeria, dal Ghana, dal Camerun o anche dalla Repubblica
Democratica del Congo. Predicatori che riescono ad attirare sempre più adepti soprattutto
tra i cattolici che, almeno sulla carta, secondo le statistiche ufficiali della Chiesa,
rappresentano circa il 96% della popolazione. Secondo un sociologo contattato dall’Apic
a frequentare queste Chiese sono soprattutto donne. (L.Z.)