Papua Nuova Guinea: la Chiesa chiede un'alleanza con lo Stato nelle politiche sociali
Stato e Chiesa in Papua nuova Guinea dovrebbero ritrovare una “autentica alleanza”:
è quanto chiede la comunità cristiana in Papua Nuova Guinea, dopo la celebrazione
della “Giornata nazionale dell’Alleanza”, che da sette anni si celebra il 26 agosto
come giornata speciale di preghiera e penitenza, per ribadire pubblicamente il mutuo
riconoscimento fra Chiese cristiane e Stato. Come riferisce una nota inviata a Fides
dall’Ufficio comunicazioni sociali della Conferenza episcopale di Papua Nuova Guinea
e Isole Salomone, ieri, a Goroka, nel corso della cerimonia, il Primo ministro Peter
O’Neill e altri parlamentari hanno elogiato le Chiese “per essere partner nella fornitura
di servizi e per il loto contributo allo sviluppo della nazione”. Alcuni, come il
governatore di Goroka, Julie Soso, si sono spinti oltre, ricordando il progetto di
legge che intende vietare le religioni non cristiane in Papua Nuova Guinea. Disegno,
questo, avversato dalla Chiesa, favorevole sempre alla libertà religiosa. La nota
dei vescovi spiega a Fides: “Le Chiese non sono d'accordo con la pena di morte. Non
sono d'accordo sul trattamento riservato ai rifugiati e ai richiedenti asilo. Non
sono d'accordo con molte delle politiche in materia di istruzione. Né sono contente
di come i fondi pubblici siano usati e abusati”. “Un vero partenariato tra le Chiese
e lo Stato, quindi, non esiste realmente in Papua Nuova Guinea”, dice la nota. “Ciò
che è in atto è un residuo della struttura coloniale o più precisamente di epoca missionaria”,
quando, un secolo fa, i missionari bianchi giunti nel Pacifico aiutarono a creare
i primi servizi di istruzione e i servizi sanitari, costruendo suole e ospedali, ancora
oggi gestiti in collaborazione con il governo. Se davvero lo Stato volesse dare valore
alle Chiese, allora dovrebbe “coinvolgerle seriamente nel processo legislativo, nella
definizione delle politiche e nel controllo dei fondi pubblici”, spiegano i vescovi.
Per la Giornata dell’Alleanza si sono tenute celebrazioni e manifestazioni pubbliche
in varie città. Vi hanno partecipato numerosi cittadini cristiani, che hanno pregato
per i leader civili della nazione. (R.P.)