2013-08-26 13:00:54

Siria, guerra totale?


di Lorenzo Trombetta, corrispondente Ansa a Beirut, autore del libro "Siria. Dagli Ottomani agli Asad. E oltre" (Mondadori Università)
RealAudioMP3
Non credo che gli Usa si muoveranno in modo concreto per un attacco in Siria. Il presunto ricorso al gas nervino ha, da un lato, fatto tornare la Siria sulle prime dei giornali, dall'altro la questione è troppo concentrata sull'aspetto delle armi chimiche. Il problema non è limitato a questo tragico episodio. C'è un intero contesto di violenza che va avanti da almeno un anno e mezzo, in cui si continua a morire quotidianamente per armi non convenzionali. In Libano, dopo il duplice attentato alle moschee, il clima è molto teso. Nonostante il Paese stia reggendo abbastanza bene agli urti provenienti dalla vicina Siria, nelle zone prese di mira c'è molta fragilità e in generale la situazione sta degenerando gradualmente.
Iniziate le ispezioni dell'Onu sull'uso di armi chimiche in Siria, rispetto alle quali, secondo gli Usa, Damasco si è aperta tardivamente, la Casa Bianca smentisce i preparativi per un'azione militare di Washington e Londra da sferrare contro la Siria nei prossimi giorni. Mosca intanto ha messo in guardia sulle 'conseguenze estremamente gravi' che avrebbe un intervento armato nella regione; la Turchia è pronta a partecipare ad un conflitto anche senza l'approvazione delle Nazioni Unite; il ministro degli esteri britannico sostiene che una risposta all'uso di armi chimiche è possibile anche senza l'unanimità del Consiglio di Sicurezza. Nel frattempo, nel monastero di Deir Mar Musa, rifondato da padre Paolo Dall'Oglio e dedicato a San Mosè l'Etiope, il 27 agosto, alla vigilia della festa liturgica del santo si pregherà e digiunerà per la liberazione del gesuita sequestrato circa un mese fa nell'area di Raqqa, e per la pace in Siria. (a cura di Antonella Palermo)







All the contents on this site are copyrighted ©.