Cina: terzo giorno del processo a Bo Xilai, che respinge le accuse
In Cina è entrato nel terzo giorno il processo a carico di Bo Xilai, ex alto dirigente
del partito comunista, accusato di corruzione, abuso di potere e peculato. Altissima,
sulla vicenda, l’attenzione della stampa e del pubblico cinese. Ce ne parla Stefano
Vecchia:
La sessione
di oggi si è aperta con il seguito della deposizione di Wang Zhenggang, ex direttore
dell'Ufficio per il territorio e la pianificazione della città di Dalian. Un personaggio-chiave
nella vicenda che ha portato all'accusa di appropriazione indebita dell'equivalente
di 1 milione di dollari per Bo, ex segretario del Partito comunista della città di
Chongqing e membro dell'Ufficio politico del Comitato centrale del partito, fino a
un anno fa designato tra i protagonisti della gestione del paese. Un'accusa, quella
di peculato, che si aggiunge a quella più grave di corruzione che coinvolge quasi
4 milioni di dollari e a quella di abuso di potere per avere tentato di coprire il
coinvolgimento della moglie nell'omicidio dell'uomo d'affari britannico Neill Heywood
nel 2011. A segnare la giornata di ieri era stato proprio il dibattito a distanza
dell'ex potente del partito con la moglie. Rispondendo alle accuse che Gu Kailai ha
riversato in un video mostrato in precedenza in aula, Bo Xilai ha replicato accusando
la consorte di mentire e definendone instabili le condizioni mentali. Decisa finora,
anche se bocciata dalla maggioranza dei cinesi, la sua negazione di ogni addebito
di corruzione e appropriazione indebita.