Mosca e Washington chiedono inchiesta su armi chimiche in Siria. Obama: evento molto
grave
Siria. Un’inchiesta oggettiva sull’uso delle armi chimiche nel conflitto è stata chiesta
dalla Russia e dagli Stati Uniti. Il presidente americano Barack Obama in un'intervista
televisiva ha ribadito che la situazione richiede "la massima attenzione degli Stati
Uniti" perchè quello che è stato visto "indica che si tratta chiaramente di un evento
molto grave, che desta grande preoccupazione". Intanto cresce l’emergenza umanitaria.
Benedetta Capelli:
In una telefonata
il ministro degli Esteri russo Lavrov e il segretario di Stato americano Kerry hanno
ribadito la necessità di un’indagine oggettiva sull’uso del gas nervino in Siria.
Un colloquio arrivato dopo la denuncia dell’opposizione dell’uccisione, nei sobborghi
di Damasco, di oltre 1300 persone. Lavrov ha anche chiesto che l'opposizione siriana
garantisca un accesso sicuro alla missione Onu, chiamata ad indagare. Le Nazioni Unite
hanno già parlato di gravi conseguenze di fronte alla certezza del ricorso alle armi
chimiche. Si tratterebbe – riferisce l’Onu – di un crimine contro l’umanità. “Quanto
sta accadendo in Siria – ha evidenziato il mediatore internazionale per la crisi siriana
Brahimi – rende sempre più urgente la conferenza di Ginevra 2; un vertice mai convocato.
E mentre la comunità internazionale si divide sull’ipotesi di un intervento nel Paese
– a favore Francia e Turchia – l’Unicef e l’Alto Commissariato per i rifugiati parlano
di un milione di bambini profughi e di due milioni di minori sfollati. “Si tratta
di bimbi veri – fanno sapere – e non solo numeri, bimbi che sono stati strappati dalle
loro case, obbligati ad affrontare orrori che possiamo solo cominciare a comprendere”.