2013-08-23 16:01:28

Il commento di don Ezechiele Pasotti al Vangelo della Domenica


Nella 21.ma Domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci presenta il passo del Vangelo in cui Gesù afferma che nel regno dei cieli si entra per la porta stretta e che molti cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno:

“Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi”.

Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione di don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario “Redemptoris Mater” di Roma: RealAudioMP3

Il Vangelo di oggi è una pagina di “capovolgimenti divini”, che non sono un gioco letterario, ma toccano esistenzialmente la vita: da una parte Gesù chiede di sforzarsi di entrare per la porta stretta, perché “molti” cercheranno di entrare e non vi riusciranno; dall’altra afferma: “Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel Regno di Dio”. A questi “pochi” che entrano, si contrappongono i “molti” che accorrono gioiosamente da tutte le parti! Ancora: da una parte c’è chi si sente già col biglietto d’ingresso assicurato – perché pensa di far parte del popolo di Dio –, che si sente dire duramente: “Voi, non so di dove siete! Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Dall’altra c’è la gioiosa, gratuita esultanza di chi da “ultimo”, si vede posto tra i “primi”. Capovolgimento evangelico, dicevamo: chi ha considerato il combattimento per la vita divina in noi una cosa da non prendere troppo sul serio, o addirittura una perdita di tempo, ora è come addormentato, trascinato via da altre cose e giunge quando la porta di casa è già stata chiusa; mentre i “molti” che si sono affrettati ad entrare, sono ora seduti gioiosamente a mensa nel Regno di Dio. L’annuncio del Vangelo ci dice che il tempo si è fatto breve. Il popolo che prende posto al banchetto, già anticipato nella mensa eucaristica, è un popolo nuovo, senza la polvere delle cose sul cuore, un popolo pieno di Dio: gioioso di obbedire alla grazia del suo battesimo. Affrettiamoci, lottiamo anche noi, se non vogliamo correre il rischio di restare fuori!







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