Egitto: i pro-Morsi ancora in piazza, le autorità pensano al bando dei partiti religiosi
In Egitto, atmosfera tesa: i sostenitori del deposto presidente Morsi, che hanno convocato
nuove manifestazioni, proclamando il “venerdì dei martiri”. E mentre sembra profilarsi
un bando costituzionale per i partiti d’ispirazione religiosa, la diplomazia statunitense
prende posizione sui casi di Mubarak e di Morsi. Ci aggiorna Davide Maggiore:
Le piazze-simbolo
di Rabaa e Tahrir sono chiuse e presidiate dai militari, ma a rischiare di infiammare
gli animi dei manifestanti vicini alla Fratellanza musulmana sono arrivate notizie
sugli emendamenti costituzionali, pubblicate dalla stampa. Bando per i partiti religiosi
e cancellazione dell’articolo 219 sull’interpretazione della sharia: sono questi i
punti principali della bozza che entro due mesi dovrà arrivare sul tavolo del presidente
ad interim Mansour per essere poi sottoposta a referendum. E dai lavori di revisione
emerge anche un’altra norma destinata a fare rumore: la fine dell’interdizione dalla
vita politica per i responsabili del partito dell’ex presidente Mubarak. E proprio
sulla scarcerazione dell’ex raìs si è pronunciata l’amministrazione statunitense:
“È una questione interna egiziana di natura legale”, ha detto Jen Psaki, portavoce
del Dipartimento di Stato. Riguardo Morsi, invece, gli Stati Uniti ribadiscono che
dovrebbe iniziare “un iter per la sua liberazione”. Washington chiede anche l’apertura
di “un processo politico inclusivo” a cui “tutte le parti dovrebbero avere la possibilità
di partecipare”.