2013-08-23 08:03:07

Cina: continua il processo contro l'ex dirigente comunista Bo Xilai


A Jinan, nell’est della Cina dove si sta tenendo lo storico processo contro Bo Xilai. L’ex alto dirigente del partito comunista è al centro del maggiore scandalo politico dalla caduta della “Banda dei Quattro”, nel 1976. Altissime le misure di sicurezza e accesso negato alla stampa estera. Stefano Vecchia:RealAudioMP3

Al secondo giorno del processo in cui è incriminato per corruzione, appropriazione indebita e abuso di potere, l'ex astro nascente del partito comunista Bo Xilai ha confermato la sua volontà di non arrendersi senza combattere. Anche oggi il 64enne Bo, un tempo capo del partito a Chongqing, la più popolosa città cinese, ora alla sbarra per un giudizio dal forte significato politico, ha difeso in modo appassionato la sua estraneità a una parte delle accuse di corruzione, quelle più infamanti e che potrebbero portargli la pena più severa, fino a quella capitale. Bo è finito sotto giudizio nella città di Jinan. Una località “neutrale”, lontana sia dalla settentrionale Dalian, dove costruì la sua carriera politica, sia dalla centrale Chongqing, che lo aveva visto proiettarsi, fino alla sua caduta in disgrazia lo scorso anno, verso un futuro di primo piano nel partito e nel paese. A Bo Xilai, il pubblico ministero ha contestato di avere accettato, insieme alla moglie e al figlio minore, bustarelle per 21,7 milioni di yuan (2,65 milioni di euro) e di avere sottratto a proprio favore 5 milioni di yuan, parte del finanziamento per un progetto pubblico. Su di lui pesa anche l'accusa di abuso di potere per il tentativo di scagionare tra gennaio e febbraio 2012 la moglie, accusata dell'uccisione di un uomo d'affari britannico l'anno precedente. Per questo delitto, la donna, Gu Kailai, à stata condannata a morte lunedì scorso, ma l'esecuzione è stata sospesa. La vicenda che ha travolto Bo Xilai è il maggiore scandalo politico in Cina dalla caduta della Banda dei Quattro nel 1976. La sentenza, attesa anche per segnalare la diversità di trattamento tra i normali cittadini e i potenti del paese, sarà dettata soprattutto dalle esigenze del Partito comunista dove continua ad avere un'attrattiva l'idea proposta da Bo di una nuova “rivoluzione culturale”, diretta anche contro la svolta capitalista della dirigenza cinese negli ultimi anni.







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