Italia. Siglato protocollo d’intesa tra la Tavola valdese e il Ministero dei Beni
culturali
Il ministro italiano dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Massimo Bray,
e il moderatore della Tavola valdese, pastore Eugenio Bernardini, hanno firmato un
protocollo di collaborazione nelle attività di inventariazione, catalogazione e valorizzazione
del patrimonio culturale delle comunità valdesi e metodiste, riunite fino al 30 agosto
nel Sinodo annuale. La premessa giuridica di questo accordo — riferisce L’Osservatore
Romano — si trova nell’intesa del 1984 tra il Governo italiano e la Tavola valdese
con la quale, ciascuno per la sua parte, si impegnava «a collaborare per la tutela
e la valorizzazione dei beni culturali afferenti al patrimonio storico, morale e materiale»
delle comunità metodista e valdese. Si tratta di un articolo che si è concretizzato
solo quest’anno, quando l’ultima delle Commissioni bilaterali costituitesi nel tempo
è riuscita a concordare e a mettere a punto una strategia per la gestione e la valorizzazione
del consistente patrimonio culturale dell’«Unione delle Chiese metodiste e valdesi»
che consiste, fra l’altro, in biblioteche, archivi, musei, immobili e luoghi storici
di grande interesse sia per il grande pubblico sia per studiosi e ricercatori. Il
ministero — che offrirà la «collaborazione tecnica» per tutte le attività connesse
alla corretta gestione del patrimonio culturale valdese e metodista — e la Tavola
valdese, oltre ad assicurare il «reciproco accesso alle rispettive banche dati», collaboreranno
per «il recupero e il restauro dei beni» e per «la salvaguardia dei contesti culturali
e paesaggistici in cui sono inseriti» i beni stessi. Uno specifico articolo, inoltre,
impegna le parti a valorizzare il patrimonio dei beni culturali valdesi e metodisti
«affinché si diffonda la consapevolezza del suo valore storico e culturale, si assicuri
la continuità delle tradizioni e la conservazione della memoria, si rafforzi l’integrazione
con il patrimonio culturale della nazione». Il protocollo prevede, infine, la costituzione
di una Commissione mista che si incontri regolarmente con il mandato di definire e
concertare le misure e gli interventi. Il ministro Bray ha sottolineato che il protocollo
«rafforza ulteriormente le iniziative avviate dal ministero, culminate nell’emanazione
di un decreto, proiettate verso il rilancio della tutela e della valorizzazione dei
beni culturali». Il moderatore della Tavola valdese ha aggiunto: «Quello che ho avuto
l’onore di firmare insieme al ministro Bray è un protocollo di grande importanza che
valorizza il patrimonio culturale delle chiese valdesi e metodiste che viene così
riconosciuto come un bene a disposizione di tutto il Paese, un tassello storicamente
rilevante del pluralismo culturale e religioso dell’Italia di ieri e di oggi». Le
comunità valdesi e metodiste lavorano in stretta collaborazione con altre comunità
evangeliche in Italia nel quadro della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.
Inoltre, mantengono relazioni molto strette con le comunità protestanti nel mondo
partecipando al Consiglio ecumenico delle Chiese. La Tavola valdese, composta da sette
membri e presieduta dal moderatore, è l’organo che rappresenta ufficialmente le comunità
metodiste e valdesi nei rapporti con lo Stato e con le organizzazioni ecumeniche.