2013-08-22 07:46:13

Egitto: oggi la scarcerazione di Mubarak. L'Ue blocca gli aiuti militari al Cairo


In Egitto è il giorno della libertà per l’ex presidente Mubarak. Anche i militari in serata hanno dato il via libera ai domiciliari dopo la scadenza della custodia cautelare. A livello diplomatico intanto arriva la condanna delle violenze da parte dell’Unione Europea. Ieri i ministri degli Esteri dell’Ue hanno deciso il blocco degli aiuti militari, lasciando ad ogni singolo Paese la facoltà di decidere su come gestire tale misura. Nessuna restrizione invece agli aiuti finanziari per evitare danni economici alla popolazione. Dal Cairo Giuseppe Acconcia:RealAudioMP3

L’ex presidente Mubarak potrebbe essere posto agli arresti domiciliari tra poche ore. Anche il presidente ad interim Adli Mansour e i vertici dell’esercito hanno dato il loro disco verde al rilascio. La procura del Cairo aveva deciso ieri di non presentare richiesta di appello dopo il proscioglimento disposto dalla Corte penale nel caso di abuso di potere per uso di fondi pubblici. È arrivata ieri anche la richiesta di scarcerazione in riferimento al processo sui beni ricevuti in donazione da Mubarak dal quotidiano Al-Ahram. Se la stampa locale dà Mubarak in partenza per Sharm El-Shiekh, contro l’ex presidente resta in piedi il divieto di espatrio. Tuttavia, il movimento di raccolta firme per le dimissioni di Morsi Tamarrod (rivolta) si è schierato contro l’eventuale scarcerazione di Mubarak. Inoltre, l’udienza in merito alla detenzione dell’84enne ex rais si terrà il 25 agosto prossimo, quando la corte del Cairo deciderà in riferimento all’appello per il secondo processo in cui Mubarak è accusato di aver ordinato di sparare contro i manifestanti. D’altra parte, il vice-presidente dimissionario Mohammed El-Baradei, volato in Austria, è stato incriminato per «tradimento». Dal canto loro, i pro-Morsi hanno proclamato per venerdì una mobilitazione per la «giornata dei martiri». Dopo il suo arresto, la guida suprema del movimento Mohammed Badie ha dichiarato che «continuerà la battaglia pacifica in nome dei principi della rivoluzione del 25 gennaio».







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