L’Azione cattolica indiana: più spazio ai laici nella Chiesa
Un maggiore coinvolgimento dei fedeli laici nella vita e nella missione della Chiesa.
A chiederlo è l’Unione cattolica indiana (All India Catholic Union - Aicu), l’associazione
laicale che rappresenta i circa 16 milioni di cattolici del Paese. La richiesta è
emersa dalla riunione del comitato direttivo dell’associazione, conclusasi domenica
a Kolkata dopo due giorni di lavori. Il comunicato conclusivo, ripreso dall’agenzia
Ucan, rileva come l’entusiasmo suscitato anche in India dal nuovo stile del pontificato
di Papa Francesco e i suoi continui riferimenti all’importanza del ruolo dei laici,
delle donne e dei giovani abbiano creato forti aspettative tra i fedeli indiani. “La
gente adesso si aspetta che i vescovi compiano passi analoghi per incoraggiare la
partecipazione dei laici nei numerosi organismi e strutture della Chiesa, soprattutto
nella gestione delle finanze e dei beni temporali della Chiesa e nella vita pubblica”,
si legge nel comunicato. L’Aicu chiede quindi ai vescovi di attuare le disposizioni
del Codice di Diritto Canonico sulla presenza dei laici negli organismi finanziari
e nelle varie commissioni episcopali. Secondo l’associazione, inoltre, in aggiunta
ai consigli pastorali, i vescovi dovrebbero promuovere la costituzione di associazioni
laicali in tutte le diocesi e parrocchie. Il ruolo dei laici per la vita e la missione
della Chiesa è da tempo all’attenzione dell’Episcopato indiano che a questo tema aveva
dedicato l’assemblea plenaria biennale del 2007, riconoscendo da un lato l’emergere
una nuova consapevolezza tra i laici e i giovani della loro responsabilità di battezzati
per la diffusione del Vangelo nella società e nel mondo e, dall’altro, la mancanza
di un’adeguata formazione del laicato perché possa svolgere questo compito. (L.Z.)