Il card. Amato: il 30 settembre il Papa annuncerà la data di Canonizzazione di
Roncalli e Wojtyla
Il prossimo 30 settembre, Papa Francesco terrà il Concistoro nel quale annuncerà la
data di Canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. E’ quanto ha affermato
il cardinale Angelo Amato a Rimini per la presentazione di una mostra su San
Giovanni Battista Piamarta. Il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi
si sofferma su questo atteso evento, nell’intervista del nostro inviato a Rimini,
Luca Collodi:
R. - Il Santo
Padre sull’aereo, proprio tornando dal Brasile, aveva già annunciato che la loro Canonizzazione
dovrebbe essere non imminente – adesso in questi ultimi mesi del 2013 – ma nel 2014.
Una data precisa la dirà il Santo Padre il 30 settembre, quando ci sarà il Concistoro
da lui presieduto, Concistoro sui Santi, proprio su queste due canonizzazioni. In
quel momento il Santo Padre dirà la data ufficiale, che solo lui conosce. Volevo dire
una cosa su queste due figure: Giovanni XXIII è stato il grande profeta e creatore
del Concilio; Giovanni Paolo II è colui che lo ha messo in pratica e lo ha sviluppato,
in tutte le sue componenti ed in tutte le sue virtualità. Sono veramente due colonne
non solo di cultura cristiana ma anche di santità cristiana.
D. – Lei è al
Meeting per inaugurare una mostra dedicata a San Giovanni Battista Piamarta, che è
stato canonizzato nell’ottobre del 2012 da Benedetto XVI. Un Santo che richiama in
molti aspetti la realtà di oggi, sia da un punto di vista di crisi, sia da un punto
di vista di giovani…
R. – E’ un Santo che ha una sporgenza sociale importante,
come del resto molti Santi tra cui anche Don Bosco. Questo suo interesse sociale riguarda
i giovani soprattutto poveri, illetterati ai quali lui dava un mestiere. Allora, dare
un mestiere artigiano significava avere la vita assicurata. Quindi, è stato un Santo
che ha contribuito molto all’elevazione sociale dei giovani; giovani poveri, molte
volte emarginati che non avevano sbocchi sociali perché non avevano una cultura adeguata.
Oggi la situazione è un po’ diversa, nel senso che si è spostata in avanti: adesso,
i nostri giovani sono molto educati da un punto di vista dell'istruzione; però ci
manca lo sbocco lavorativo. È questo che i responsabili della società dovrebbero,
in un certo senso, facilitare.