Alluvioni in Pakistan, oltre 100 morti: gli aiuti della Caritas
La Caritas Pakistan ha avviato massicci aiuti umanitari per le vittime, in maggioranza
musulmane, delle inondazioni che nei giorni scorsi hanno colpito il Pakistan. Forti
piogge monsoniche si sono abbattute sul paese nelle ultime due settimane, soprattutto
nella provincia del Punjab, causando oltre 100 morti. Le piogge hanno inondato 770
villaggi e quasi 2.500 case sono andate distrutte, lasciando oltre 300.000 persone
senza tetto. Come riferisce una nota inviata a Fides dalla Caritas Pakistan, l’organizzazione
ha distribuito ai superstiti nel distretto di Rajanpur, nella provincia del Punjab,
generi alimentari e kit igienici a oltre 100 famiglie. Amjad Gulzar, direttore esecutivo
di Caritas Pakistan, racconta: “L'attuale emergenza ha messo in moto l'assistenza
e le squadre di volontari Caritas continuano il monitoraggio delle alluvioni in tutto
il paese”. “Abbiamo voluto iniziare con i più vulnerabili – ha sottolineato - e aiutare
i nostri fratelli e sorelle musulmani nel momento del bisogno”. Il direttore ricorda
atti di aiuto e condivisione vissuti insieme, fra volontari cristiani e profughi musulmani,
nel giorno dell’Id-al-Fitr, a conclusione del mese sacro musulmano del “Ramadan”.
Caritas Pakistan si è mobilitata soprattutto nel distretto di Multan (sempre in Punjab),
dove si registrano i danni maggiori e dove - spiega Gulzar - “i sopravvissuti hanno
un disperato bisogno di prodotti alimentari e zanzariere. Abbiamo in programma di
avviare ambulatori mobili nei prossimi giorni”. Il personale di Caritas Pakistan opera
in stretto coordinamento con le autorità civili. Negli interventi umanitari previsti,
i primi tre mesi mirano a un sollievo immediato, mentre i successivi sette mesi si
concentreranno su progetti di recupero e riabilitazione. Durante i monsoni stagionali
del 2012, Caritas Pakistan ha assistito oltre 7.000 famiglie e fornito cure mediche
a più di 4.700 malati.