Pakistan: prosciolto l’imam che aveva accusato falsamente di blasfemia una ragazzina
cristiana
In Pakistan, l’Alta Corte di Islamabad ha prosciolto l’imam Hafiz Mohammed Khalid
Chishti arrestato l’anno scorso per aver accusato falsamente di blasfemia una quattordicenne
cristiana di nome Rimsha Masih. In particolare l’aveva accusata di aver bruciato alcune
pagine del Corano, un reato che prevede la pena di morte. Secondo media locali, sei
testimoni oculari su otto hanno ritrattato le proprie deposizioni, facendo decadere
le accuse contro il religioso di aver aggiunto pagine del Corano bruciate ad un sacchetto
di spazzatura trovato in mano alla bambina. Rimsha, il cui caso aveva commosso l’opinione
pubblica internazionale, era stata arrestata il 16 agosto 2102 dopo che una folla
islamica si era raccolta davanti al commissariato di polizia di Ramna, alle porte
della capitale pachistana, per incoraggiare gli agenti ad agire in base alle accuse
dell’imam. Fu così che la ragazzina trascorse tre settimane all’interno di una delle
peggiori prigioni pakistane. Peraltro, la vicenda aveva causato un massiccio esodo
di famiglie cristiane dal villaggio di Mehrabadi, dove si trovava la casa della bambina.
Bambina che due mesi fa, assieme ai suoi genitori, ha ricominciato la propria vita
in Canada dove è riuscita a trasferirsi grazie alll'intervento di una organizzazione
cristiana.