L’Unione Europea è pronta a rivedere le relazioni con l’Egitto sin caso di nuove.
I vertici di Bruxelles hanno annunciato l’adozione di misure urgenti in questo senso,
mentre il Cairo si prepara a nuove manifestazioni di protesta. I Fratelli Musulmani
hanno chiesto ai propri seguaci di radunarsi nel pomeriggio nella capitale davanti
alla sede della Corte Costituzionale. Intanto si moltiplicano le condanne delle cancellerie
occidentali per quanto avvenuto ieri durante lo sgombero della moschea di Al-Fatah.
Londra ha puntato il dito contro l’uso eccessivo della forza da parte dei militari
egiziani. Sulla stessa linea anche il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon che
ha definito "inaccettabili" anche gli attacchi contro chiese e ospedali. Dal canto
suo, nella conferenza stampa in corso, il ministro degli Esteri egiziano, Nabil Fahmy,
afferma che si continuerà a mantenere un atteggiamento di “auto-contenimento” e che
la “partecipazione politica sarà aperta a tutti gli egiziani che si uniformeranno
alla legge”.