Egitto: l'Ue pronta a rivedere le relazioni con il Cairo. Oggi nuove manifestazioni
di protesta
In Egitto ancora proteste dei Fratelli Musulmani. Indetto un raduno oggi pomeriggio
davanti alla sede della Corte Costituzionale del Cairo. Intanto il ministro degli
esteri egiziano ha annunciato una commissione d’inchiesta su quanto avvenuto nel Paese
dopo il 30 giugno. Dall’Europa, invece, la minaccia di rivedere i rapporti diplomatici
con l’Egitto in caso di nuove violenze. Il Servizio è di Eugenio Bonanata:
L’Europa
è pronta a rivedere le relazioni con l’Egitto. Bruxelles, attraverso i suoi vertici
– i presidenti di Consiglio e Commissione, Van Rompuy e Barroso - annuncia misure
urgenti minacciando conseguenze imprevedibili in caso di nuove violenze. La prima
riunione tecnica sull’argomento ci sarà già domani, poi si passerà a discussioni politiche.
Una presa di posizione che arriva all’indomani del violento sgombero della moschea
di Fatah, che ha provocato una nuova ondata di condanne dalle cancellerie occidentali.
“Uso eccessivo della forza”, affermano il governo britannico e il numero uno del Palazzo
di Vetro Ban Ki-Moon il quale definisce “inaccettabili” gli attacchi contro chiese
e ospedali. Intanto, al Cairo, in una lunga conferenza stampa con i giornalisti internazionali,
il ministro degli Esteri egiziano, Nabil Fahmy, promette una commissione d’inchiesta
per far luce su quanto avvenuto fino ad ora nel Paese. Poi, l’esponente del governo
ad interim critica l’eccessivo risalto che la stampa straniera ha dato alle operazioni
di polizia di queste ore e precisa che la “partecipazione politica sarà aperta a
tutti gli egiziani che si uniformeranno alla legge”. Nessuna marcia indietro sulla
minaccia avanzata ieri di sciogliere per legge la Fratellanza. Oggi il fronte pro
Morsi non abbassa i toni e annuncia nuove manifestazioni di protesta per il pomeriggio.
Un annuncio che ha fatto scattare il rafforzamento delle misure di sicurezza, non
solo davanti alla sede della Corte Costituzionale ma anche nei pressi del palazzo
presidenziale. Il bilancio ufficiale da venerdì è di oltre 750 morti e 404 persone
arrestate con l’accusa di omicidio. I fermati di ieri sono stati circa 390.