Siria: allarme dell’Onu per il flusso di migliaia di profughi verso l’Iraq
In Siria ieri ennesima giornata di violenti combattimenti in tutto il Paese con decine
di vittime civili ad Aleppo. Intanto arriva un nuovo allarme da parte dell’Onu per
il flusso di profughi in arrivo nei Paesi confinanti. Il servizio di Marina Calculli: Sono quattordici
i civili, tra cui quattro bambini e molti ragazzi sotto i 16 anni, morti in un bombardamento
sferrato dalle forze filo-governative sulla cittadina di Al Mleiha vicino a Damasco.
A riferirlo è stato l’Osservatorio nazionale per i diritti umani. Altri bombardamenti
sono stati compiuti ieri nei dintorni della capitale mentre erano in corso gli scontri
tra lealisti e ribelli. La degenerazione inarrestabile del conflitto spinge nel frattempo
sempre di più siriani a emigrare. Ieri con un comunicato da Ginevra, l’agenzia Onu
per i rifugiati ha riferito che un flusso incredibile si sta riversando verso il Kurdistan,
la regione semi-autonoma del nord dell'Iraq, adiacente alla Siria: tra i 5000 e i
7000 profughi hanno seguito un primo gruppo di 750 persone che ha attraversato la
frontiera su un ponte a Peshkhabour, sul Fiume Tigri. Intanto, mentre le tensioni
interconfessionali esplodono in Libano sulla scia degli eventi siriani, ieri il numero
uno di Hezbollah, Nasrallah, ha detto che lui stesso andrà a in Siria a combattere
contro i fondamentalisti islamici, responsabili a suo parere di avere compiuto l'attentato
di due giorni fa nella zona sciita di Beirut.