Mons. Paglia: il Papa chiede un legame tra generazioni, contro lo sfarinamento
della società
Bambini e anziani: Papa Francesco, con nuovo tweet, è tornato a parlare di un binomio
a lui molto caro. Sull’importanza che Papa Francesco attribuisce al legame tra le
diverse generazioni, Alessandro Gisotti ha intervistato mons. Vincenzo Paglia,
presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia:
R. – Io credo
che il Papa con grande intuito pastorale continui a porre in rapporto stretto i bambini
e gli anziani per parlare della famiglia e della vita in generale, proprio perché
tra questi due estremi si snoda l’intero arco della vita della società, come anche
della Chiesa. In questo senso, potremmo dire che non è negoziabile eliminare l’infanzia
o eliminare la vita degli anziani, magari non facendo nascere i piccoli o con l’eutanasia,
eliminando gli anziani.
D. – Il Papa radicalmente critica proprio questa cultura
dello scarto, per cui se non si è produttivi in qualche modo – i bambini e gli anziani
– si è esclusi…
R. – In questo senso, infatti, uno potrebbe bollare questa
affermazione superficialmente come buonismo, ma in realtà il Papa tocca uno dei cardini
della incultura contemporanea, cioè di quella cultura dell’indifferenza e dello scarto
che sta rendendo amara la vita di tutti, di tutti. Pensiamo anche al discorso che
ha fatto a Lampedusa. Ecco perché uno dei compiti fondamentali della Chiesa e dei
cristiani all’inizio di questo nuovo millennio è quello, se mi è permesso, di ricomporre
l’icona della famiglia, che comprende appunto i bambini, i giovani, gli adulti, gli
anziani, i sani e i malati. In questo senso, una vita che escludesse i piccoli e gli
anziani sarebbe come quella di un albero che escludesse le radici, i frutti e le foglie:
sarebbe un tronco.
D. – C’è anche un altro aspetto che colpisce. In un momento
in cui, anche stancamente, soprattutto in Occidente, si parla di scontro intergenerazionale,
il Papa ci sottolinea invece che non può esserci nessun futuro senza un patto generazionale…
R.
– Esatto. Questo, secondo me, è un altro punto importante. Con questo richiamo il
Papa denuncia quel fossato che si sta ponendo tra le generazioni. E’ come se ogni
età fosse abbandonata a se stessa, senza più il legame che potremmo dire appunto intergenerazionale,
che è la storia, che è la cultura, che è la vita di un popolo. In realtà noi rischiamo
di sfarinare la società: ognuno per sé. Ma una cultura che sottolinea l’io e che condanna
il noi è terribile, perché crea non solo indifferenza, ma anche crudeltà. Ecco perché
il legame tra le generazioni è la condizione per lo sviluppo, per l’incontro, per
una vita che sia più pacifica e più serena. Questo tweet in realtà è una finestra
spalancata sulla società, che ci chiede di guardare con attenzione l’intero arco della
vita, che tutti siamo chiamati a vivere nella serenità, nella pace ed anche nella
fatica.