Siria: 14 civili morti sotto le bombe, migliaia di profughi siriani giunti in Iraq
Quattordici civili, tra i quali quattro bambini e ragazzi sotto i 16 anni, sono morti
in un bombardamento governativo compiuto con mortai su una località vicino Damasco,
secondo l'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus). L'attacco,
precisa la fonte, ha colpito la cittadina di Al Mleiha, a sud-est della capitale.
Altri bombardamenti sono stati compiuti stamani nei dintorni della capitale sulle
località di Maddamiyet al Shaam, Beirud e Mazaaré Rankus, durante scontri tra le forze
lealiste e miliziani ribelli. Gli insorti – sottolinea la fonte - mantengono importanti
capisaldi nei sobborghi di Damasco, nonostante i tentativi dell'esercito, intensificatisi
negli ultimi mesi, per riprendere il controllo della cintura intorno alla capitale.
Intanto, migliaia di siriani in fuga sono giunti nel nord dell'Iraq, nella regione
del Kurdistan, ha affermato oggi a Ginevra l'alto commissario Onu per i rifugiati
(Unhcr). Le ragioni dell'ondata, improvvisa e imponente, non sono per ora del ''tutto
chiare'' ha affermato il portavoce dell'Unhcr Adrian Edwards. La maggioranza sono
famiglie con donne, bambini e persone anziani fuggite in prevalenza da Aleppo, Efrin,
Hassake e Qamishly. Il portavoce non ha saputo precisare se i siriani sono di origine
curda. L'Unhcr e altre organizzazioni sono al lavoro per fornire assistenza ai nuovi
arrivati. Secondo gli ultimi dati dell'Unhcr, ad oggi, più di 1,9 milioni di siriani
sono fuggiti dal conflitto per cercare rifugio nei Paesi confinanti e della regione.
I due terzi sono fuggiti dall'inizio dell'anno. In Iraq sono 154mila.