I vescovi colombiani: restituire la terra ai contadini colpiti dalla violenza delle
Farc
La Conferenza episcopale colombiana, insieme con l’Acnur, l’Alto Commissariato Onu
per i rifugiati, si sta impegnando a favore dei “campesinos” costretti a lasciare
le loro campagne a causa della violenza dei gruppi armati delle Farc, Forze armate
rivoluzionarie della Colombia, e dei cartelli della droga. “Le vittime hanno diritto
ad una vita dignitosa e alla restituzione delle terre”: questo lo slogan della campagna
lanciata che ha come obiettivo, riporta l'agenzia Misna, quello di informare le vittime
degli abusi dei ribelli e tutelarle per riottenere le terre perse. La lotta alla
criminalità è ad un punto di svolta in Colombia. Nel dipartimento Norte de Santander,
uno dei più colpiti dalle violenze dei ribelli, il governo colombiano sta pianificando
la restituzione ai legittimi proprietari di 2 milioni di ettari di terreno. Ad essere
problematica è però la riconversione delle colture illegali, lo scorso 9 agosto, nella
regione del Catatumbo, si è tenuta una protesta contro lo sradicamento delle colture
di coca. I manifestanti, per i quali la coca è l’unico mezzo di sussistenza, hanno
chiesto al governo un piano apposito proprio per convertire le coltivazioni illegali.
(D.P.)