Le parole del Papa ai calciatori di Italia e Argentina: il commento di Damiano Tommasi
Nell’udienza alle due nazionali di calcio di Italia e Argentina, alla vigilia dell'amichevole
dell'Olimpico, Papa Francesco ha esortato i giocatori ad essere "uomini nello sport
e nella vita. Uomini, portatori di umanità”. Il Pontefice ha parlato anche dei valori
che una partita può trasmettere fuori dal campo. Ma che significato hanno avuto le
parole del Papa per i calciatori? Michele Raviart lo ha chiesto a Damiano
Tommasi, presidente dell’Associazione italiana calciatori:
R. - Sono parole
di una persona che conosce il valore dello sport, di chi lo pratica e il valore di
esempio che assume questo tipo di disciplina ad alti livelli in un Paese come l’Italia.
D.
- Uno dei punti che sono rimasti più impressi è stato l’invito a recuperare lo spirito
del giocatore dilettante, del non professionista. Che cosa vuol dire questo in pratica?
R.
- Mi ha fatto piacere anche perché da qualche anno gioco tra i dilettanti e credo
che quello sia un modo di vivere lo sport approcciandolo da un punto di vista veramente
“sportivo”. Sembra un controsenso doverlo ribadire però, ultimamente lo sport è andato
oltre l’essere la semplice attività e sta assumendo appunto una funzione di business
o addirittura in alcuni contesti anche di battaglia o di confronto violento non solo
tra i giocatori in campo.
D. - In campo e fuori dal campo i calciatori come
posso recuperare questo spirito? Il Papa ha parlato esplicitamente del ruolo di esempio
che possono avere i calciatori …
R. - Mi secca dire che tanti hanno questo
spirito ma non sanno di averlo. Sicuramente quello che muove un ragazzo a fare questo
sport e gli ostacoli che si devono superare per arrivare ad altissimi livelli si superano
solo se si ha una grande passione dentro e se si ha quello spirito “dilettantistico”
fin da bambino. Lo spirito di giocare con una palla e di cercare di migliorarsi sempre.
D.
- Papa Francesco ha parlato dei calciatori come portatori di valori come la gratuità,
il cameratismo, la bellezza … Cosa vuol dire questo?
R. - Lo sport in Italia,
e il calcio soprattutto, è sotto gli occhi di tanti ragazzi che lo praticano, lo seguono,
sono tifosi e appassionati. I giovani vedono nei loro beniamini qualcosa che va oltre
il semplice ragazzo che sta giocando Questo è uno stimolo anche per tutti quegli aspetti
positivi che possiede lo sport di squadra: il fatto di stare insieme, sempre in crescita,
attraverso delle regole e il gioco di squadra … In questo modo è più facile apprendere
meccanismi che poi valgono per tutta la vita.
R. - Il Papa ha concluso l’udienza
invitando i giocatori a pregare per lui. Pregherete per il Papa?
R. - Penso
che per chi ha questo valore sia inevitabile non dedicare sempre un pensiero a chi
sta guidando la Chiesa cattolica e che, in questo momento, ha grandi responsabilità.