Motu Proprio. Brülhart: siamo sulla strada giusta, forte volontà di trasparenza
finanziaria
A pochi giorni dalla pubblicazione del Motu Proprio di Papa Francesco sul contrasto
al riciclaggio, il direttore dell’Aif, l’Autorità di Informazione Finanziaria della
Santa Sede, René Brülhart, sottolinea il grande impegno per la trasparenza
che si sta portando avanti in Vaticano. Intervistato da padre BerndHagenkord,Brülhart si sofferma innanzitutto sul significato concreto del Motu Proprio:
R. – Es hat
sich eigentlich nichts geändert, sondern es hat eine Ergänzung gegeben … In realtà,
non è cambiato nulla, piuttosto direi che si è trattato di un’integrazione, nel senso
che la lista dei compiti dell’Aif è stata ampliata della cosiddetta vigilanza prudenziale.
In altre parole: attualmente, l’Aif ha il compito di segnalare casi di riciclaggio
di denaro e, conseguentemente, al momento attuale ha un compito di supervisione. Questo
compito di supervisione è stato esteso.
D. – Quindi, questo provvedimento va
nella direzione di una supervisione sulle banche in termini generali [come, ad esempio,
la BaFin (Bundesanstalt für Finanzleistungsaufsicht) in Germania]?
R. – Genau.
Das was wir jetzt haben, mit dem Motu Proprio und den damit … Esattamente. Quello
che abbiamo ora, con il Motu Proprio e con le conseguenze che ne derivano, è una funzione
di supervisione globale attribuita all’Aif.
D. – Cosa controllate? Chi controllate?
La cosiddetta banca vaticana, cioè l’Istituto per le Opere di Religione, e
altre situazioni?
R. – Ob das Ior wirklich eine Bank ist, sei dahin gestellt:
In meinen Augen, nicht, … Che lo Ior sia veramente una banca, è opinabile: ai miei
occhi non lo è; è piuttosto un istituto finanziario sui generis al servizio
della Santa Sede. L’Aif controlla tutte le attività finanziarie eseguite dalle diverse
istituzioni all’interno del Vaticano.
D. – E quali sono, a parte lo Ior?
R.
– Es ist in erster Linie natürlich das Ior; wenn man auf den Moneyval-Bericht … Ovviamente,
in prima linea è lo Ior; poi, se si considera il rapporto Moneyval del 2012, tra gli
altri è menzionata l’Apsa, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede apostolica,
e anche lì stiamo esaminando. Vedremo poi dove si svolgono altre attività finanziarie
e intraprenderemo i passi necessari.
D. – Ha parlato della Commissione Moneyval:
da qui è venuta, in definitiva, la raccomandazione riguardo all’estensione della supervisione
sulle banche. Tutto questo, poi, è in realtà un processo, ci saranno altri passi …
In quale direzione evolverà tutto questo, in Vaticano?
R. – Ich denke, an
dieser Stelle dient auch ein ganz kleiner Rückblick. … Credo che a questo punto
sia interessante fare un passo indietro. In realtà, tutto è iniziato con il primo
Motu Proprio di Benedetto XVI, a cavallo tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011,
quando sono stati presi i primi provvedimenti: parliamo quindi di un lasso di tempo
relativamente breve durante il quale si sono potuti compiere – soprattutto negli ultimi
mesi – passi molto concreti. Con il nuovo Motu Proprio, è stata messa in pratica una
raccomandazione molto importante di Moneyval – almeno, sono state poste le basi per
la messa in pratica di tali raccomandazioni. Ora si deve pensare all’attuazione: porre
le basi legali va benissimo, ma produrre poi fatti concreti, tradurre poi il tutto
in pratica è tutta un’altra storia.
D. – Quanti siete a lavorare per l’Aif?
Quanto è grande il suo ufficio?
R. – [ride] Keine Sorge: Wir sind keine Monsterbehörde,
sondern wir sind … Non si preoccupi: non siamo un mostro burocratico! In questo
momento siamo sette; vedremo come si svilupperà anche questo aspetto in futuro …
D.
– Usualmente, all’opinione pubblica arrivano – per quanto riguarda le attività finanziarie
del Vaticano – sostanzialmente gli aspetti scandalistici, come è accaduto ancora recentemente.
I quotidiani italiani la citano in collegamento con situazioni sospette che lei avrebbe
potuto constatare, con l’aumento di casi sospetti. In questo contesto, quale significato
assume il recente Motu Proprio? Dobbiamo aspettarci ancora scandali? Che cosa significa
per lei?
R. – Ich finde es ein sehr positives Zeichen, und auch einen sehr
großen … Io trovo che sia un segno molto positivo, ed anche una grande dimostrazione
di fiducia, a significare che il lavoro avviato negli ultimi mesi è impostato sulla
strada giusta: sì, credo che abbiamo trovato la strada giusta. Però, ci saranno ancora
determinati passi da compiere e penso che non sia opportuna un’aspettativa sbagliata.
E’ fondamentale, in questo ambito, avere creato gli strumenti giusti affinché – speriamo
che non accada, ma – se accadessero di nuove brutte storie o se si presentassero ancora
circostanze come quelle già viste, ci siano gli strumenti adatti per intervenire in
maniera concreta se non addirittura proattiva, al fine di creare poi una situazione
che è quella che noi tutti vorremmo trovare.
D. – Quindi, in definitiva, se
incappiamo in certi casi è segno di successo, in realtà?
R. – Ich glaube, man
muss ehrlich sein: Überall dort, wo Finanzaktivitäten … Credo che sia necessario
essere onesti: purtroppo – o per fortuna – siamo tutti esseri umani, e ovunque si
svolgano attività finanziarie a volte succedono cose che non dovrebbero accadere in
quel modo. Diventa determinante, in quei casi, disporre degli strumenti adatti per
elaborare questi casi e prendere le misure necessarie. E noi siamo veramente a buon
punto. E’ determinante anche svolgere un grande lavoro di formazione, una grande opera
di prevenzione per poter introdurre le misure necessarie per ottenere una forte sensibilizzazione,
affinché eventi simili non abbiano a ripetersi in futuro.
D. – Un’ultima domanda:
quali sono le prospettive per una futura cultura della trasparenza e formazione, in
Vaticano?
R. – Sehr positiv, weil das – glaube ich auch – mit dem Geist den
man hier vorfindet … Molto positive: mi sembra che questo sia in sintonia con lo
spirito che aleggia qui. Credo che tutti abbiano desiderio di trasparenza, di chiarezza,
soprattutto di chiarezza interiore. Se possiamo contribuire a far progredire questo
anche in ambito finanziario – come abbiamo fatto negli ultimi mesi – penso che allora
siamo tutti sulla strada giusta.