Egitto: rinviato lo sgombero dei sit-in a favore del presidente deposto Morsi

Si attendeva nella giornata di ieri lo sgombero dei numerosi sit-in che, in Egitto, i Fratelli Musulmani e tutto il fronte a sostegno del presidente deposto Morsi stanno portando avanti da giorni. Nel frattempo sono state convocate nuove manifestazioni e la tensione è sempre altissima. Dal Cairo, Giuseppe Acconcia:

Lo sgombero dei sit-in islamisti è stato rinviato. Il presidente egiziano ad interim Adli Mansour ha presieduto un vertice del Consiglio di sicurezza nazionale sull’argomento. Un nuovo tentativo di mediazione con gli islamisti è stato promosso invece da parte dello sheykh di al Azhar, Ahmed Tayeb, che ha invitato al dialogo tutte le forze politiche. Dal canto suo, anche il Papa copto, Tawadros II, ha chiesto di evitare un «bagno di sangue» ed ha fatto appello alla moderazione. Nonostante la crisi, prosegue la road map stabilita dalle istituzioni ad interim. La presidenza ha definito i criteri di nomina dell’Assemblea, incaricata di riformare la Costituzione. Saranno 50 gli esponenti in rappresentanza di partiti e sindacati; sono previsti inoltre tre seggi per le Chiese cristiane e tre per Al-Azhar: ci saranno almeno 10 donne e altrettanti giovani. Dal canto suo, la Fratellanza ha declinato l’invito al dialogo. Gli islamisti hanno marciato ieri verso la Corte costituzionale per protestare contro la decisione della magistratura di prolungare per almeno 15 giorni la permanenza dell’ex presidente Morsi in carcere.