Sudan: in Darfur, oltre cento morti in scontri tra gruppi rivali
Ancora violenze nel Darfur: sono almeno 100 i morti provocati dagli scontri in corso
da sabato tra due gruppi rivali, nell’Est di questa regione del Sudan. I nuovi combattimenti
si inseriscono in un contesto difficile anche dal punto di vista umanitario, per la
guerra civile che da anni attraversa l’area. Il servizio di Davide Maggiore:
I combattimenti
si sono estesi dopo le prime violenze, durante le quali sarebbero state usate anche
armi pesanti. Quanto al numero delle vittime degli scontri, un componente della popolazione
dei "Rezeigat" ha spiegato che i combattenti hanno attaccato e distrutto una base
dei rivali "Ma’alia", uccidendone 70, ma perdendo a loro volta 30 uomini. Secondo
l’altra fazione i morti tra i nemici sarebbero invece stati 40. Gli scontri si inseriscono
in un contesto di tensioni crescenti, provocate da furti di bestiame, attacchi ai
villaggi e omicidi. Qualche giorno fa si era sperato in una soluzione pacifica delle
dispute e alcuni leader locali avevano richiesto un intervento del governo centrale
di Khartoum. Proprio le truppe sudanesi, però, combattono nell’area una guerra ormai
decennale con varie sigle ribelli, e sembrano non riuscire più a controllare neanche
i gruppi che erano stati loro alleati. Gli scontri tribali, secondo la missione internazionale
di pace presente nell’area, hanno provocato dall’inizio dell’anno oltre 300 mila sfollati.