Presidenziali in Mali: ieri il ballottaggio tra Keita e Cissè
Giornata di ballottaggio per le presidenziali, ieri in Mali. Quasi sette milioni di
elettori sono stati chiamati a scegliere tral’ex primo ministro, Boubacar
Keita, e Soumaila Cisse. I risultati delle urne sono attesi non prima di mercoledì
prossimo. Occhi puntati dalla Comunità internazionale che guarda a queste elezioni
come un’occasione per portare il Paese fuori dal caos, dopo 18 mesi di guerra e massacri.Il servizio di Giulio Albanese:
Il voto che
si è aperto a Bamako, la capitale, alle otto ora locale, sotto una pioggia battente.
Un fattore meteorologico che, almeno inizialmente, ha scoraggiato i residenti a recarsi
alle urne. Ma poi è uscito il sole e allora si sono formate lunghe file di fronte
ai seggi elettorali. La macchina elettorale ha comunque funzionato nella partita
tra Ibrahim Boubacar Keïta, il favorito, che al primo turno aveva ottenuto il 39,24%
dei voti e Soumaïla Cissè, secondo classificato con il 19,4% dei suffragi. Naturalmente,
sono in molti a chiedersi se sia possibile conseguire un processo di riconciliazione
nazionale e dunque il cambiamento grazie al carisma del vincitore. Purtroppo, la costante
minaccia degli estremisti islamici che si annidano sulle impenetrabili montagne al
confine con l’Algeria, gli interessi legati al business dell’oro, oltre alle promettenti
riserve di petrolio e uranio di cui è ricca la regione dell’Azawad (teatro della recente
guerra civile), unitamente alla povertà e all’analfabetismo, tutto questo costituisce
un mix altamente destabilizzante. I risultati delle urne sono attesi non prima di
mercoledì prossimo, anche se tra oggi e domani dovrebbero essere comunicati i primi
risultati parziali dello spoglio.