2013-08-12 12:38:13

Nigeria. I vescovi: coesione sociale a rischio per la violenza e le minacce alla famiglia


Un appello a tutti i cittadini e leader nigeriani a rinnovarsi perché il Paese possa godere la pace, l’armonia e la convivenza pacifica tra le persone, quali che siano le loro differenze. A rivolgerlo sono stati i vescovi della Provincia ecclesiastica dell’Ibadan in un comunicato diffuso nei giorni scorsi al termine della loro seconda riunione annuale a Oyun. Dopo avere espresso i loro auguri ai credenti musulmani per la fine del Ramadan, i presuli si rivolgono in particolare ai leader politici del Paese per esortarli alla “moderazione e ad avviare un nuovo corso libero dal rancore e dalla violenza”, anche in vista delle prossime elezioni politiche. La nota esprime apprezzamento per gli sforzi compiuti dalle autorità per proteggere i civili dalle violenze dei gruppi armati, come i Boko Aram, ma anche preoccupazione per l’”inutile bagno di sangue” che si sta consumando in alcune parti del Paese e per le minacce alla cultura della vita. A questo proposito, i presuli ribadiscono le critiche della Conferenza episcopale alla recente interruzione della moratoria sulle condanne a morte che era in vigore in Nigeria dal 2006. Altro tema affrontato dalla riunione è stato il traffico dei minori vittime della tratta umana, della prostituzione e di altri abusi. I vescovi dell’Ibadan chiedono che per questi crimini si introducano leggi che contengano pene aggravanti, perché, affermano, “i nigeriani dovrebbero sforzarsi di proteggere la dignità e i diritti dei bambini, come prevede la Costituzione e i trattati internazionali sottoscritti dallo Stato nigeriano”. Un altro motivo di preoccupazione è la controversia in corso in Nigeria sul matrimonio dei minori e su quello omosessuale. A questo proposito i vescovi rivolgono un “appello a tutti i nigeriani a proteggere i valori tradizionali del matrimonio e della famiglia per promuovere una società coesa”. Tra i temi principali della sessione vi è stato quello della nuova evangelizzazione. La nota rileva con soddisfazione che l’Anno della Fede ha dato nuova “energia e zelo” missionario al laicato in Nigeria, come testimonia tra l’altro, “il gran numero di persone si sono avvicinate spiritualmente a Dio, attraverso i Sacramenti, l’apostolato biblico e le attività del Rinnovamento Carismatico, della Legione di Maria e delle organizzazioni caritative”. (A cura di Lisa Zengarini)







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