Egitto: il governo prende tempo sullo sgombero dei sit-in pro Morsi
Oggi in Egitto previsto lo sgombero dei numerosi sit-in organizzati dai Fratelli Musulmani,
che da giorni stanno manifestando a difesa del presidente Mohamed Morsi, recentemente
deposto. La tensione cresce in quella che potrebbe essere una nuova giornata di violenze.
Il servizio di Giancarlo La Vella:
In Egitto le
forze dell’ordine sembrano voler prendere tempo sull’annunciato sgombero dei numerosi
sit-in di protesta al Cairo e in altre città a favore del presidente Morsi attualmente
detenuto. Il blitz era previsto per le prime ore dell’alba, ma sinora non si registra
nessun movimento di forze di sicurezza. E in un’intervista all'Ansa, il ministro degli
Esteri egiziano, Nabil Fahmi, ha detto che la comunità internazionale, l’Unione Europea
in particolare, deve avere fiducia nel nuovo governo egiziano, che saprà ripristinare
l'ordine e rilanciare l'economia. Il ministro ha poi confermato l’intenzione dell’esecutivo
di sgomberare i sit-in, ma senza bagni di sangue. “La situazione – ha detto ancora
– non è più sostenibile, ma agiremo nel rispetto della legge”. Intanto, all’orizzonte
nessuna schiarita. L'Alleanza Nazionale, di matrice islamica, che sostiene il presidente
Morsi, ha nuovamente convocato per oggi e domani in tutto l’Egitto due nuove manifestazioni
di massa contro quello che viene definito un vero e proprio golpe. Una posizione questa
che, secondo un sondaggio dell'Egyptian Centre for Media Studies, sarebbe condivisa
dal 69% della popolazione egiziana.