Primarie in Argentina. I vescovi invitano alla partecipazione
Cresce il dibattito in Argentina, in occasione delle primarie di questa domenica in
cui saranno scelti i candidati alle elezioni politiche del prossimo 27 ottobre. Migliaia
di argentini sono scesi in strada a Buenos Aires per manifestare contro il governo
guidato dal presidente Cristina Fernandez de Kirchner. La campagna elettorale è stata
ufficialmente chiusa ieri sera, ma i manifestanti proseguono le proteste contro la
corruzione dilagante nel Paese, l'inflazione e un potere presidenziale che reputano
"Incontrollato". Sul tema si è pronunciata anche la Conferenza episcopale locale,
che ha inviato un messaggio firmato dal presidente, nonché arcivescovo di Santa Fe
de la Vera Cruz, mons. José Maria Arancedo, in cui invita a prendere seriamente l’appuntamento
elettorale, “come una domanda che esige una risposta”. Le elezioni “richiedono una
partecipazione lucida da parte di tutti”, scrive il presule nel messaggio pervenuto
all’agenzia Fides, anche perché l’impegno civico dovuto non si esaurisce con il voto:
“Nel voto si esprime un modo di pensare con i valori e le idee che li definiscono
– ha aggiunto – si tratta di un servizio che arricchisce la vita della comunità in
quanto c’è il contributo di tutti i cittadini”. L’orientamento da seguire, quindi,
resta quello della coerenza dei candidati, prendendo previamente visione dei programmi
elettorali, in modo da esercitare davvero responsabilmente il voto: “Non si può rinunciare
alla visione cristiana del mondo – ha concluso mons. Arancedo – e si deve vivere quest’impegno
come un atto d’amore e di servizio alla patria”. (R.B.)