Al via (questo sabato sera) a Pesaro il 34.mo Rossini Opera Festival che prevede,
fino al 23 agosto, l’allestimento di grandi capolavori di Gioachino Rossini e una
serie di bellissimi concerti. Ad attirare il pubblico soprattutto un nuovo allestimento
dell’imponente Guillaume Tell in versione integrale, opera con la quale il
compositore si congeda dal mondo del teatro con un grande inno alla libertà dei popoli.
Il servizio di Luca Pellegrini:
E’ il Festival
operistico più famoso del mondo, è nato a Pesaro perché questa cittadina marchigiana
ha dato i natali a Rossini, richiama un pubblico internazionale, crea sempre una grande
attesa per la ricchezza e l’imprevedibilità degli allestimenti, unite al grande rigore
filologico-musicale. Il sovrintendente Gianfranco Mariotti ribadisce l’unicità
di questa manifestazione e l’orgoglio artistico che la anima:
"Dietro questo
risultato c’è un grande lavoro, però abbiamo l’orgoglio di dire che il programma che
mettiamo in campo quest’anno è in tutto degno della nostra tradizione e storia. Non
abbiamo ceduto di un palmo sul piano della qualità".
Questo sabato sera,
il sipario del Teatro Rossini si apre con una nuova produzione di Italiana in Algeri.
Il regista Davide Livermore, dopo aver accostato lo scorso anno la Bibbia e
il cinema per il raro Ciro in Babilonia, torna nuovamente a ispirarsi al grande
schermo per la scatenata opera rossininano:
"Il divertimento rossiniano
quest’anno lo vedremo raccontato da quell’epoca straordinaria, incarnata soprattutto
da un artista come Black Edward, creatore della Pantera Rosa, o di film storici -
tra cui Hollywood Party - che fanno parte di quella 'beat generation', fanno parte
del mondo 'lisergico'. Un mondo capace di creare un 'no sense' straordinario, che
si sovrappone in maniera unica con la partitura, con il crescendo e con i concertati
deliranti rossiniani di questa straordinaria opera, di questo straordinario meccanismo
drammaturgico-comico".