2013-08-09 13:00:07

Nagasaki. Messa del cardinale Turkson: il perdono, primo passo per la pace


Perdonare è il primo passo da compiere per ricevere la vera pace, dono di Dio. Questo il punto centrale dell’omelia del cardinale Turkson, pronunciata a Nagasaki, in Giappone. Il presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace si trova nel Paese asiatico per partecipare alle commemorazioni delle vittime dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, avvenuti il 6 ed il 9 agosto 1945. Il servizio di Isabella Piro:RealAudioMP3

Una Messa presieduta insieme all’episcopato giapponese, in suffragio di tutti coloro che persero la vita a causa della bomba atomica sganciata su Nagasaki di 68 anni fa: così il card. Turkson ha ricordato questa drammatica pagina della storia dell’umanità. Nella sua omelia, pronunciata nella cattedrale di Urakami, la zona collinare di periferia più colpita dal bombardamento, il porporato ha lanciato più volte un appello per la pace nel mondo ed in particolare ha ribadito che la pace è frutto di una collaborazione tra Dio e l’umanità, perché se è vero che è Dio ad offrire all’uomo il dono della pacificazione, è altrettanto vero che l’umanità deve “assiduamente lavorare per essa, con amore”. “Il perdono gratuito di Dio - ha spiegato il card. Turkson - ricostruisce l’alleanza con il suo popolo, ma richiede da parte del popolo stesso un cuore contrito ed uno spirito di umiltà”. Poi, il presidente del dicastero vaticano si è soffermato sul passo delle Beatitudini in cui “Gesù insegna ai suoi discepoli che la benedizione del Regno di Dio non è la felicità che di solito indica il mondo”, come “la ricchezza e la popolarità”, ma è qualcosa che la sfera temporale “non riesce a soddisfare”. In sostanza, ha evidenziato il porporato, Gesù insegna che la vera pace e la vera felicità “vanno oltre l’umanità peccatrice” e “vengono elargite dall’amore di Dio che non ci tratta come richiederebbero i nostri peccati”. Di qui, l’invito del card. Turkson a tutti i fedeli affinché “si cerchi incessantemente la pace nella preghiera e si lavori assiduamente ad essa, nella sequela di Cristo”. Con la Santa Messa presieduta a Nagasaki, il porporato ha concluso la sua visita in Giappone, iniziata il 5 agosto, e che lo ha portato anche ad Hiroshima. Il presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace si è, infatti, recato nel Paese asiatico per partecipare all’iniziativa “Dieci giorni per la pace”, promossa dalla Conferenza episcopale giapponese ed in programma fino al 15 agosto, in memoria delle vittime dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.







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