Disoccupazione record in Grecia: per Obama e Samaras l'austerità non può essere l'unica
strategia
Le politiche di austerità non possono essere l’unica strategia contro la crisi greca.
È la conclusione raggiunta dopo l’incontro a Washington tra il premier greco Samaras
e il presidente statunitense Obama. Intanto, nel Paese ellenico la disoccupazione
ha raggiunto un nuovo massimo: il 27,6 per cento. Davide Maggiore ha raccolto
la testimonianza di un cittadino greco, Christos Katsimpinis:
R. – I giovani
non trovano lavoro e dipendono dai pensionati, quali possono essere il padre, o il
nonno. Il tutto sormontato dalle tasse. Non si muove niente, né nel commercio, né
nelle costruzioni e la gente se la passa molto male...
D. – Che impatto hanno
avuto le misure di austerità economica sulle condizioni di vita della gente sui servizi?
R.
– E’ peggiorato tutto. Molti ospedali hanno chiuso per mancanza di dottori che non
possono essere assunti dallo Stato... oppure i privati vanno a lavorare all’estero.
Le pensioni sono diminuite e la gente non riesce ad affrontare tutti questi problemi
economici della vita. Si è veramente arrivati al limite del possibile...
D.
– Ci sono iniziative da parte di singoli cittadini o gruppi di cittadini che si mettono
insieme per cercare di aiutarsi?
R. – Tutti cerchiamo di aiutare quella gente
che non riesce a sopravvivere; anche la Chiesa e le associazioni private offrono il
loro aiuto economico a molta gente per mangiare. Chi può, offre anche vestiti. È una
situazione che somiglia al periodo del dopo guerra, dove la gente non riusciva a vivere.
D.
– Quali sono a suo parere i bisogni della popolazione più importanti in questo momento?
R.
– Le tasse. A fine agosto bisogna pagarle e molti non ce la fanno. Si perdono addirittura
proprietà, case ed altro. La gente ha chiesto anche soldi in prestito dalle banche
ma comunque non riesce a sostenere i pagamenti.
D. – Mi parlava anche di persone
che vanno a lavorare all’estero e che lasciano il Paese. È un fenomeno molto diffuso;
riguarda solo i giovani, o anche persone più anziane?
R. – Riguarda più i giovani,
ma c’è anche qualche anziano. Vanno a lavorare come medici, per esempio in Inghilterra
e in Germania. Molti giovani vanno in Australia, o in Canada; se hanno amici, o parenti
cercano di uscire dal Paese. Questa è la verità. Chi prende una laurea qui può solo
aprire una pizzeria o lavorare per il comune e raccogliere l’immondizia.
D.
– Quali sono i sentimenti della popolazione?
R. – Reagisce con sangue freddo
e aspetta che succeda qualcosa. Non so cosa potrà succedere. Addirittura ho visto
gente che cerca anche alimenti scaduti dei supermarket... aumentano giorno dopo giorno.