Via libera dal Cdm al decreto contro il femminicidio
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge per la lotta al femminicidio.
Un segnale forte al Paese, è il commento soddisfatto del premier Enrico Letta, che
ha presentato i contenuti del provvedimento insieme al vicepremier e ministro dell’Interno
Alfano. Il servizio di Giampiero Guadagni:
Prevenire, punire,
proteggere la vittima. E’ questa la filosofia del decreto contro il femminicidio
approvato dal consiglio dei ministri. Tra le principali novità: l’aumento di un terzo
della pena se alla violenza assiste un minore. Previsto l’intervento delle forze dell’ordine
in caso di segnalazione di un reato di lesione personale, anche in assenza della querela
di parte. E ancora: arresto in flagranza per chi compie maltrattamenti in famiglia
e per gli stalker. Irreversibilità della querela in caso di stalking, e questo per
evitare che le donne possano essere oggetto di ulteriori intimidazioni. Inoltre: le
mail insistenti, violente e minacciose; i post offensivi sui social network saranno
considerati come nuova forma di persecuzione. Sarà poi concesso un permesso di soggiorno
per motivi umanitari agli stranieri che subiscono violenze in Italia. Un cambiamento
radicale sul tema, un segnale forte al paese, commenta soddisfatto il premier Letta.
Il via libera al provvedimento può essere una risposta anche alle preoccupazioni espresse
dall’Onu: in Italia dall’inizio dell’anno le cronache hanno segnalato 81 vittime,
120 nel 2012.