La compassione vinca disumanità e indifferenza nel mondo: così il card. Turkson a
Nagasaki
Una preghiera a “Dio misericordioso” affinché aiuti l’uomo a guardare “con compassione
ai tanti problemi dell’umanità”. A recitarla è stato il cardinale Peter Turkson a
Nagasaki, in Giappone. Il presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace è intervenuto
ad una cerimonia interreligiosa svoltasi presso il Ground-Zero Park della città, in
memoria delle vittime del bombardamento atomico del 9 agosto 1945. Il servizio di
Isabella Piro:
Ha ricordato
le tante sofferenze dell’umanità il card. Turkson nel corso della cerimonia interreligiosa
a Nagasaki: ha citato “le guerre, i milioni di persone che soffrono la fame, gli innumerevoli
rifugiati, i disastri naturali, i conflitti crudeli e inutili, la disumanità reciproca”.
Soprattutto, il porporato ha evidenziato quella “globalizzazione dell’indifferenza”,
già stigmatizzata da Papa Francesco l’8 luglio scorso, durante la visita a Lampedusa.
Pregando anche per coloro che soffrono ancora a causa gli effetti della radioattività
scaturita dalle bombe atomiche, il presidente del dicastero vaticano ha auspicato
un tempo in cui “le nazioni potranno vivere in pace e le popolazioni potranno essere
libere dalla paura e dal bisogno”, grazie “alla luce della verità di Dio e nella certezza
del suo amore, senza più violenza, sofferenza e lacrime”. Infine, il porporato si
è rivolto a “Maria, Regina della Pace e del Giappone”, implorando il suo aiuto affinché
gli uomini comprendano che “la prima pace da raggiungere è quella di un cuore libero
dal peccato”. Arrivato in Giappone il 5 agosto scorso, il presidente del Pontificio
Consiglio Giustizia e Pace ha reso omaggio, nei giorni scorsi, alle vittime della
bomba atomica di Hiroshima. Nell'ultimo giorno della sua visita a Nagasaki, questo
9 agosto, il card. Turkson presiede la Santa Messa per la pace nel mondo. La visita
del porporato si inserisce nell’iniziativa “Dieci giorni per la pace”, promossa dalla
Conferenza episcopale giapponese, in memoria delle vittime dei bombardamenti atomici
ed in programma fino al 15 agosto. Da ricordare che il Ground-Zero Park di Nagasaki
si trova nei pressi dell’ipocentro dell’esplosione atomica e ospita la statua-simbolo
della pace, opera dello scultore locale Seibo Kitamura: si tratta di un uomo raffigurato
con la mano alzata al cielo verso il punto in cui cadde la bomba; il braccio sinistro
esteso in segno di pace eterna; gli occhi chiusi per una preghiera per le vittime;
una gamba piegata in segno di meditazione e riflessione per il futuro e l’altra gamba
con il piede sul suolo che rappresenta la necessità di alzarsi e protestare contro
le bombe nucleari.