Bce: in Eurozona lenta ripresa, ma mercato del lavoro ancora debole
Timidi segnali di ripresa dalla crisi, ma una situazione ancora negativa per quanto
riguarda il mercato del lavoro nell’Eurozona: è questo il contenuto del bollettino
mensile emesso dalla Banca centrale europea (Bce). Dopo sei trimestri consecutivi
di contrazione dell’attività, la Bce dà cauta conferma all’aspettativa dello stabilizzarsi
dell’attività economica su livelli contenuti. “Non bisogna vanificare gli sforzi compiuti
verso il risanamento e proseguire con le riforme economiche”, ammonisce però la Bce,
che conferma che l’orientamento di politica monetaria resterà accomodante finché sarà
necessario e si attende “che i tassi d’interesse di riferimento rimangano su livelli
pari o inferiori a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo”. Quello che
dovrebbero, dunque, fare ora i Paesi dell’Eurozona, secondo l’istituto, è proseguire
nello sforzo di ridurre i disavanzi pubblici attraverso “strategie di bilancio favorevoli
alla crescita” e “la riduzione al minimo degli effetti distorsivi dell’imposizione
fiscale”. Anche le esportazioni – si legge – tra il 2013 e il 2014 dovrebbero beneficiare
di “una progressiva ripresa”, mentre restano deboli le condizioni del mercato del
lavoro: “La rimozione delle rigidità, la riduzione degli oneri amministrativi e il
rafforzamento della concorrenza nei mercati di beni e servizi saranno di particolare
giovamento per le piccole e medie imprese”, scrive la Bce. Promuovere competitività,
crescita e creazione di posti di lavoro, dunque, le ricette da seguire secondo la
Banca centrale, che registra una spiccata debolezza dei prestiti degli istituti bancari
alle famiglie, mentre “resta invariato per le società non finanziarie”. Infine, uno
sguardo alla disoccupazione: la Bce rivede al ribasso le stime per il 2014: il 12.4%
rispetto al 12.2 atteso in precedenza, mentre per quest’anno si conferma il 12.3.
(R.B.)