Anniversario di Marcinelle. Napolitano: richiamo a una riflessione su immigrazione
e sicurezza sul lavoro
L'8 agosto ricorre l’anniversario di una delle più drammatiche sciagure sul lavoro
che la storia dell’emigrazione italiana ricordi: la tragedia nella miniera di carbone
di Marcinelle che 57 anni fa, era il 1956, costò la vita a 262 minatori, 136 dei quali
italiani. Alla commemorazione, in Belgio, era presente la presidente della Camera,
Laura Boldrini: Marcinelle ci ricorda, ha detto, che senza diritti si muore. Servizio
di Francesca Sabatinelli:
Nella morte
di quei 262 uomini, cinquantasette anni fa, l’oggi ritrova molti dei suoi drammi.
Il ricordo di quei 136 italiani, e con loro degli altri stranieri sepolti nella miniera,
ci interroga su ciò che è l’odierna pena di chi ancora è costretto a lasciare le proprie
terre per cercare una possibilità di vita altrove. Gli italiani, di allora, così come
i loro compagni a Marcinelle, polacchi, greci, tedeschi, francesi, ungheresi, sono
gli stessi che oggi, davanti ai nostri occhi, sbarcano drammaticamente sulle coste
della civiltà, volti scavati e occhi velati da angosce, fame e malattie.
A
60 anni di distanza, la discriminazione cambia accento, ma produce gli stessi drammi,
gli alloggi di fortuna: baracche, cantine, hangar, caldi d’estate, freddi in inverno,
come le tante Rosarno o Saluzzo di oggi. “Ni animaux ni etrangers”, si leggeva sulle
case in affitto, “vietato a zingari, immigrati, irregolari, negri, marocchini” si
scrive oggi.
In meno di dieci anni, tra il ‘46 e il ‘55 si conta che siano
morti nelle miniere belghe quasi 500 operai italiani, vittime non solo delle dure
condizioni di lavoro e delle malattie ad esso correlate, ma anche delle scarse misure
di sicurezza. Nel 2012 sui luoghi di lavoro sono stati 625 i morti, tra loro gli operai
travolti da capannoni obsoleti e non in sicurezza, durante il terremoto in Emilia.
E tra le vittime anche molti stranieri.
Ricordare Marcinelle significa “non
abbassare la guardia sulla tutela dei diritti dei lavoratori migranti in Europa”,
ci indica la Fondazione Migrantes della Cei. Ricordare Marcinelle, sollecita il presidente
Napolitano, “deve costituire potente richiamo a una riflessione ancora attuale sui
temi della piena integrazione degli immigrati così come su quelli della sicurezza
nei luoghi di lavoro”.