"Manif pour Tous Italia": la richiesta di un dibattito sereno sull'omosessualità
Nel giorno in cui
iniziava alla Camera la discussione sulla legge che riguarda il contrasto dell'omofobia,
si è svolto a Roma, in piazza di Pietra, il secondo incontro pubblico di Manif
Pour Tous Italia. L'organizzazione si ispira a quella omonima nata
mesi fa in Francia per esprimere il dissenso popolare al provvedimento che permetteva
le nozze tra omosessuali. Il sit-in pacifico, a cui hanno partecipato alcune centinania
di persone, ha voluto esprimere la preoccupazione, comune a molti, che la legge sull'omofobia,
senza un'adeguata clausola di garanzia, diventi un provvedimento che limita di fatto
la libertà di espressione, impedendo la promozione della tutela del matrimonio tra
uomo e donna. "E' già la seconda volta che partecipo ai loro incontri - racconta
il giornalista e scrittore Carlo Climati - e ho davvero un'impressione positiva di
Manif Pour Tous Italia. Sono incontri centrati esclusivamente
sull'amore per la famiglia, a cui partecipano persone di diverso orientamento politico,
culturale religioso, e in cui non c'è traccia di odio o volontà di discriminazione
nei confronti delle persone omosessuali". "Come uomo comune, osservatore e partecipante
- spiega - ho trovato un clima di assoluta serenità che mi ha affascinato e colpito.
Lo scopo mi sembra quello di far conoscere la propria opinione, di cercare il dialogo
e non la polemica". "Anche sul web - aggiunge Climati - si può costruire un confronto
pacato ma franco su questi temi. Basta seguire l'esempio di Papa Francesco che, nel
suo viaggio di ritorno dal Brasile, ci ha invitato a rispettare e accogliere gli omosessuali,
ma, al tempo stesso, ci ha ricordato la bellezza del Catechismo". (A cura di Fabio
Colagrande)