Hiroshima, il card. Turkson: bomba atomica, ferita spaventosa dell’umanità
La bomba atomica su Hiroshima fu una “ferita spaventosa” inflitta all’intera famiglia
umana: lo ha detto il cardinale Peter Turkson, visitando il Memoriale della Pace della
città giapponese, dedicato alle vittime del bombardamento atomico avvenuto il 6 agosto
del 1945. Il presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace rimarrà fino a venerdì
prossimo in Giappone per partecipare all’iniziativa “Dieci giorni per la pace”, promossa
dalla Conferenza episcopale locale, in memoria delle vittime dei bombardamenti di
Hiroshima e Nagasaki. Il servizio di Isabella Piro:
È stato un incontro
interreligioso, vissuto insieme a buddisti, scintoisti e protestanti, quello cui ha
partecipato il card. Turkson, al Memoriale della Pace di Hiroshima. “Dio ha creato
l’uomo per la vita, la libertà e la felicità”, ha detto il porporato, menzionando
poi la visita di Giovanni Paolo II ad Hiroshima, nel febbraio dell’81, durante la
quale il Pontefice definì la guerra come “frutto del peccato dell’uomo e risultato
dell’opera del male”. Parole che – ha sottolineato il cardinale Turkson – trovano
eco in quelle pronunciate nel 2010 dall’allora cardinale Jorge Mario Bergoglio: “Il
possesso di armi atomiche può causare la distruzione dell’umanità”, perché “quando
l’uomo diventa superbo, crea mostri che finiscono per sfuggirgli di mano”. Di qui,
l’invito del presidente del Dicastero vaticano per la Giustizia e la pace a non soccombere
all’odio, bensì a reagire in modo positivo: “Invece di nasconderci davanti ai problemi
attuali, cerchiamo insieme e con coraggio di affrontare le situazioni sociali e le
strutture che causano ingiustizie e conflitti”, perché “la vera pacificazione è l’inclusione
e l’integrazione” e, come ha detto Papa Francesco visitando la Comunità di Varginha
a Rio de Janeiro, il 25 luglio scorso, “nessuno sforzo di pacificazione sarà duraturo,
non ci saranno armonia e felicità per una società che ignora, che mette ai margini
e che abbandona nella periferia una parte di se stessa”. Infine, il porporato ha lanciato
un appello a “collaborare nella solidarietà per costruire la vera pace”.
Il
Memoriale della pace di Hiroshima, costruito nel 1915 su progetto dell'architetto
ceco Jan Letzel, era in origine destinato a ospitare la fiera commerciale della prefettura
locale. Il 6 agosto del ’45, l’esplosione nucleare avvenne a pochissima distanza dalla
struttura che ne fu gravemente danneggiata. Ancora oggi, la costruzione è rimasta
nello stesso stato di allora, come monito a favore dell'eliminazione di ogni arsenale
nucleare e simbolo di speranza e pace. Domani, il cardinale Turkson si sposterà a
Nagasaki per partecipare ad una cena promossa dal Centro interreligioso per il dialogo
sulla pace mondiale. Il giorno dopo, nell’ambito di una cerimonia commemorativa interreligiosa
organizzata presso il "Ground-Zero Park" della città, il presidente del dicastero
vaticano per la Giustizia e la pace reciterà una preghiera per tutte le vittime, con
un particolare ricordo anche per tutti coloro che non sono deceduti, ma soffrono ancora
a causa degli effetti della radioattività. Infine, il 9 agosto, sempre a Nagasaki,
il porporato presiederà la Santa Messa per la pace nel mondo.