2013-08-06 07:57:54

Egitto: diplomazia internazionale mobilitata per risolvere la crisi


In Egitto, dopo i timidi segnali di dialogo, gli islamisti tornano a far sentire la loro voce con una grande manifestazione oggi al Cairo in sostegno dell’ex presidente deposto, Mohammed Morsi. Ma l’intera diplomazia internazionale è mobilitata per la soluzione della crisi. Secondo gli osservatori, imminente un’azione in prima persona del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Dal Cairo, il servizio di Giuseppe Acconcia:RealAudioMP3

Secondo la stampa egiziana, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si sarebbe detto pronto ad incontrare a Washington i leader dei Fratelli musulmani. Mentre è arrivata ieri al Cairo la delegazione statunitense dei senatori John McCain e Lindsey Graham. In vista della fine del Ramadan, i temi sul tavolo dei negoziati tra militari e islamisti sono molti. Il primo punto riguarda la formazione di un nuovo governo con tre ministri della Fratellanza. In cambio, gli islamisti si impegnerebbero a disperdere i sit-in del Cairo. Non solo, 50 esponenti della Fratellanza dovrebbero prendere parte alla Commissione per la riforma costituzionale. Le autorità egiziane hanno negato invece ogni possibilità di rilascio degli islamisti detenuti. Intanto, si susseguono le voci di falliti attentati. Le forze di sicurezza hanno disinnescato tre ordigni alle porte di un ospedale a Shubra quartiere popolare cairota. Mentre la polizia di Port Said
ha sventato un attentato terroristico contro la Banca del Canale di Suez. Infine, un soldato egiziano è stato ucciso e due sono stati feriti in due diversi attacchi nella penisola del Sinai.







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