2013-08-05 19:03:21

In Calabria al via il Tour della solidarietà dei giovani della Comunità di S. Egidio


Fa tappa oggi a Paola Sant’Egidio on the road, l’itinerario della solidarietà organizzato dai giovani e dagli universitari della Comunità' di Sant'Egidio che attraverserà la Calabria fino al 14 agosto. Ogni giorno incontri, feste, concerti e attività con i poveri e gli anziani in collaborazione con le comunità locali. Vademecum dei ragazzi saranno i discorsi di Papa Francesco durante la Gmg e lo spirito è quello del “Vangelo che può cambiare il mondo”, come racconta al microfono di Gabriella Ceraso, Alessandro Moscetta coordinatore dell’iniziativa.RealAudioMP3

R. - Tutto è nato con l’idea di testimoniare attivamente che nella vita si può vivere il Vangelo, amare i poveri, cambiare il mondo ed essere felici. Il nostro ideale è proprio quello di incontrare le persone comunicando, testimoniando, che questo è possibile.

D. - Cosa ti aspetti da questa esperienza?

R. - Di suscitare in tanti la voglia di essere costruttori e come dice Papa Francesco “artefici di pace e di speranza” e - aggiungo - di portare anche un’idea diversa del futuro per tanti giovani e per chi è in difficoltà. In Calabria - una delle regioni più povere del nostro Paese - c’è una paura verso il futuro; tanta gente che stava bene vede intorno negatività e pessimismo. Lo dico anche per i giovani che vivono in Calabria, giovani che spesso hanno finito di studiare o che non studiano per niente, che non hanno nessuno che dà loro speranza. Noi facciamo anche questo.

D. - Il Papa ha detto che i giovani sono il motore del mondo. Sei convinto di questo o pensi siano solo parole di incoraggiamento?

R. – Per la mia esperienza - insieme a quei giovani che scelgono di vivere per i poveri - penso che loro possano portare la gioia, hanno forza fisica, mentale…... e poi giovani di oggi sono sicuramente preparati; hanno anche grandi risorse ed energie che però vanno guidate. Penso che Papa Francesco sia la guida più bella che noi abbiamo, ma dobbiamo anche far uscire l’energia che ognuno ha dentro di sé. Ognuno può fare qualcosa e non stare “alla finestra”. Ai miei ragazzi dico sempre: “Dobbiamo fare questo: rendere le persone desiderose e felici di fare qualcosa di bello per gli altri”.

D. – Vademecum del vostro viaggio saranno i discorsi fatti durante la Gmg da Papa Francesco, che tanto spazio ha dato al concetto della solidarietà, del servizio, della vicinanza agli anziani, una delle tematiche, quest’ultima,che voi affrontate in questo tour…

R. – Sì. Il Papa fa gesti concreti: quello di lavare i piedi ad un detenuto, andare nelle favelas e anche noi in fondo proviamo a fare questo. L’attività per gli anziani è una di quelle che svolgiamo in Calabria - dove già siamo presenti – e che noi proporremo anche facendo gesti concreti, andando a trovare gli anziani negli istituti. Ci confronteremo anche con anziani che vivono in strada.

D. – Ti rilancio una frase del Papa, vorrei sapere come la vivi e come la intendi. Ai giovani ha detto: “La fede è intera”, “ non fate un frullato di fede”, un surrogato di fede, perché sì è una sfida, ma è l’unica possibile…

R. – Penso che questa frase si lega molto con l’idea che il cristiano è la persona che deve sempre testimoniare. La fede ti aiuta a non cedere mai e va vissuta in maniera totale, radicale perché è la nostra àncora di salvezza: lo è quando si è in difficoltà, ma lo è anche quando la tua vita va bene perché ti ricorda chi sei.







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