2013-08-02 14:27:09

Datagate: la Russia concede l'asilo a Snowden. Usa: "profondo rammarico"


E’ alta la tensione tra Usa e Russia dopo che Mosca ha concesso l’asilo temporaneo a Edward Snowden, l’ex agente della Cia che ha rivelato al mondo l’esistenza di un programma di sorveglianza telefonica e telematica globale. A rischio – secondo secondo esperti citati da Interfax - potrebbe esserci a questo punto l’annullamento dei prossimi vertici Stati Uniti- Russia. Intanto Mosca respinge le critiche della Casa Bianca accusando Washington di essere responsabile della situazione. Snowden, ricordiamo, ha ottenuto lo status di rifugiato in Russia e il conseguente permesso di soggiorno temporaneo di un anno, dopo cinque settimane passate nell'aeroporto di Mosca. Che tipo di conseguenze avrà la vicenda da un punto di vista diplomatico? Salvatore Sabatino lo ha chiesto a Fulvio Scaglione, vice-direttore di Famiglia Cristiana ed esperto di questioni russe:RealAudioMP3

R. - Io credo che non abbia conseguenze fondamentali, perché i rapporti tra Russia e Stati Uniti sono da molto tempo improntati ad un “sano” scetticismo, nel senso che ci sono certo degli atti formali di intesa, di collaborazione ma poi gli interessi delle due nazioni restano profondamente divergenti e tali resteranno. E sono questi interessi a dettare la condotta reale dei due governi.

D. – Quali sono ad oggi i problemi tra queste due super potenze?

R. – Sono due Paesi destinati in qualche modo a confliggere o, comunque, a confrontarsi, perché la Russia è un Paese che vive vendendo le risorse naturali e quelle energetiche in primo luogo. Ha quindi bisogno che i prezzi di queste risorse restino alti. Gli Stati Uniti sono un Paese, invece, che per tenere in moto la macchina produttiva ed anche la macchina dei consumi, ha bisogno che queste risorse restino basse. Da qui, per esempio, i tentativi dell’amministrazione Obama di rendere il Paese indipendente dal punto di vista del consumo di petrolio. Stante questa situazione, in linea generale, i due Paesi non possono che avere interessi divergenti.

D. – Quanto questa decisione di Mosca è legata alla politica che il Cremlino sta attuando, per ribadire il proprio ruolo di primazia sullo scenario internazionale?

R. – Per Putin certamente questa è un’ottima occasione non solo per rimarcare la propria indipendenza, la propria forza nazionale, ma è anche un’occasione per ributtare in campo americano la “palla”, tutto sommato abbastanza imbarazzante, della questione delle intercettazioni telefoniche, delle intercettazioni mail e così via, di cui Snowden è il personaggio principale, perché appunto ha rivelato al mondo il sistema americano. Non dimentichiamo che gli americani hanno mostrato di spiare tutto il mondo e in primo luogo di spiare, almeno in Europa, una nazione come la Germania. La giustificazione, quindi, del sistema spionistico, destinato a disinnescare le minacce terroristiche, cade abbastanza. Tutto questo ovviamente a Putin non dispiace.

D. – C’è chi teme un ritorno ad un clima di Guerra fredda. Questo incontro a San Pietroburgo tra Obama e Putin, programmato in settembre, ci sarà?

R. – Io credo proprio di sì. Credo proprio che, passato questo momento, in cui i portavoce fanno balenare l’ipotesi che l’incontro possa essere annullato, io sono abbastanza convinto che si farà.







All the contents on this site are copyrighted ©.