2013-08-01 13:58:08

Egitto. Il vescovo di Minya: preoccupato da accuse anticristiane degli islamisti


È preoccupato per il clima che si respira in Egitto contro i cristiani copti, il vescovo di Minya, Botros Fahim Awad Hanna, che a Fides segnala due dinamiche che ha rilevato in questi giorni nel Paese. Innanzitutto alcuni blog legati ai Fratelli musulmani che stanno definendo il nuovo precario assetto del Paese come la “Repubblica militare di Tawadros”, in riferimento al Patriarca copto ortodosso Tawadros II, e stanno accusando la Chiesa copta ortodossa come la principale ispiratrice della sollevazione popolare che ha portato alla fine del governo islamista di Morsi. “La Fratellanza vuole spiegare il proprio fallimento politico ricorrendo alla teoria del complotto cristiano – afferma – ciò servirà a giustificare il futuro terrorismo contro di loro, mentre c’è un piano di attacchi contro chiese e sacerdoti che potrebbe scattare quando finiranno i presidi nelle piazze”. Secondo il vescovo è fuori luogo “parlare di rivoluzione cristiana”: in strada, infatti, sono scesi circa 30 milioni di egiziani e in tutto i cristiani in Egitto sono 10 milioni. “Credo piuttosto – ha concluso – che quello che è successo abbia a che fare con la preghiera dei cristiani, che può muovere con la sua forza anche situazioni politiche e sociali”. (R.B.)







All the contents on this site are copyrighted ©.