2013-08-01 07:53:40

Cautela su padre Dall'Oglio dopo la smentita di attivisti siriani del suo sequestro


Nessuna novità su padre Paolo Dall’Oglio, che è stato ricordato ieri mattina nella messa celebrata da Papa Francesco. Si teme sia stato rapito in Siria, ma alcuni attivisti hanno smentito il sequestro. Mancano comunque conferme ufficiali. Intanto Damasco ha dato il via libera alla missione degli ispettori Onu, che verificheranno l’uso di armi chimiche in tre siti sospetti. Ce ne parla Benedetta Capelli:RealAudioMP3

Si procede con cautela nella vicenda di padre Dall’Oglio. Si stanno verificando le notizie circolate in questi giorni, la Farnesina ha affermato che il religioso al momento è “irreperibile”. Il ministro degli Esteri Bonino ha reso noto che sono stati attivati tutti gli strumenti di intelligence ed ha anche ricordato il giornalista de "La Stampa" Domenico Quirico, rapito nei mesi scorsi in Siria, per il quale non ci sono novità. Sul sequestro di padre Paolo è giallo. Di ieri la notizia, diffusa dell’Ansa, della smentita del suo rapimento da parte di alcuni attivisti siriani che lo avrebbero accompagnato dalla vicina Turchia in Siria. Il gesuita starebbe mediando per ottenere il rilascio di una troupe televisiva rapita nei giorni scorsi ad Aleppo. Le stesse fonti parlano di un appuntamento che Dall’Oglio avrebbe fissato con il capo di un gruppo jihadista; c’è da capire se il suo silenzio sia legato alla buona riuscita dell’operazione oppure se lo stesso religioso sia trattenuto in qualche modo. Quel che è certo è che queste sono solo ricostruzioni e non ci sono notizie ufficiali. Ieri padre Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, ha detto che si sta seguendo la situazione “con attenzione, con partecipazione e con affetto”. “Se padre Dall'Oglio sta facendo iniziative per il bene – ha aggiunto - speriamo che vadano in porto, gli siamo vicini spiritualmente”. Preoccupazione anche per i due vescovi ortodossi sequestrati ad aprile in Siria e che, secondo mons. Giuseppe Nazzaro, già vicario apostolico di Aleppo, sarebbero morti. Oltre 200 i civili curdi sequestrati ieri da gruppi legati ad al Qaida in due villaggi del nord-est della Siria. A breve poi la missione Onu nel Paese per verificare l’impiego di armi chimiche nel conflitto. Individuati tre particolari luoghi di interesse.







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