Il card. Ouellet: Papa Francesco, Papa dei poveri, speranza di rinnovamento
E’ in corso, a Rio de Janeiro, la riunione del Comitato di Coordinamento del Celam,
il Consiglio Episcopale Latino Americano, che domenica scorsa ha incontrato Papa Francesco
al termine del suo viaggio apostolico in Brasile. Sulle prospettive di questo incontro
ecclesiale, che viene subito dopo il grande evento della Gmg di Rio, Silvonei Protz
ha sentito il cardinale Marc Ouellet, presidente della Pontificia Commissione
per l'America Latina:
R. - Nutro la
speranza di un rinnovamento della Chiesa cattolica in tutto il continente latinoamericano.
Credo che sarà un momento che permetterà una svolta: un impegno più decisivo dei cattolici
e una fierezza dell’appartenenza alla Chiesa. Credo che questo porterà frutto anche
nella vita sociale, nella fraternità, nella ricerca della giustizia, in tanti altri
settori e non solo nella nuova evangelizzazione. L’America Latina si trova in un momento
chiave della sua storia per diventare più protagonista del Vangelo e non solo in America
Latina, ma per tutto il mondo. L’elezione di Papa Francesco significa questo: è un
momento di grazia. E’ un grande momento per l’America Latina il fatto che il Papa
sia il primo Papa latinoamericano, che sia il Papa dei poveri, già è definito Papa
dei poveri. Credo che dall’America Latina doveva venire questa aspirazione. Questo
ci riporta al Vangelo e fa riflettere tutti - dai cardinali ai vescovi, ai preti,
ai laici, a tutti - su cosa sia essere Chiesa e quale sia la missione della Chiesa
nel mondo. Quindi c’è un futuro di speranza, c’è un entusiasmo rinnovato, che ci viene
da questa missione continentale e dall’esperienza di Aparecida, dalla convinzione
che ci sia una effusione dello Spirito Santo, che ci porta novità e ci dà coraggio
davanti al futuro.