Darfur: scontri interetnici provocano quasi 130 vittime
Scontri interetnici stanno continuando da giorni in Darfur, nel Sudan occidentale.
Sono 128 le persone rimaste uccise mentre si aggrava la situazione umanitaria, oltre
300mila i civili in fuga dall’inizio dell’anno secondo l'Unamid, la missione di peacekeeping
di Unione Africana e Onu. Il servizio di Giulio Albanese:
A dieci anni
dall’inizio del conflitto nel Darfur, la tormentata regione occidentale del Sudan,
ancora oggi gli scontri non s’interrompono. Vi è una crescente rivalità tra le popolazioni
nomadiche per il controllo delle sorgenti d’acqua e i pascoli per il bestiame. Anche
se gli osservatori più scaltri ritengono che dietro le quinte si celino gli interessi
del governo di Khartoum, che fomenterebbe le divisioni per evitare che si realizzi
nei fatti l’agognato processo di riconciliazione, sta di fatto che questa regione
galleggia sul petrolio, vero oggetto di un contenzioso non solo tra le componenti
interne al Sudan, ma con implicazioni internazionali. Una guerra di tutti contro tutti,
che rende fortemente instabile l’intero scacchiere sudanese.