Afghanistan, Rapporto dell’Onu: nel 2013 vittime civili in aumento del 23%
Nei primi sei mesi del 2013, l’Afghanistan registra un incremento di vittime civili
che, dopo la flessione del 2012, riporta il Paese ai livelli drammatici del 2011.
Lo afferma il rapporto presentato oggi a Kabul dalla Missione d’assistenza delle Nazioni
Unite in Afghanistan (Unama), che concretizza questo aumento in un +23%: dato che,
sciolto, si traduce in 1.319 morti e 2.533 feriti in sei mesi. “L’elemento particolarmente
preoccupante – sostiene il direttore dell’Unama, Georgette Gagnon – riguarda l’incremento
di perdite di vite umane e ferimenti tra donne e bambini: +38%”, cioè 337 morti e
770 feriti". Secondo il Rapporto, questo aumento è dovuto a una recrudescenza di attentati
ad opera di elementi antigovernativi (74%) e filogovernativi (9%), a una crescita
degli scontri sul terreno (12%) e a ordigni esplosivi abbandonati (5%). Infine, James
Dobbins, inviato speciale degli Stati Uniti in Afghanistan, oggi incontrerà il presidente
Karzai per discutere con lui dello stallo del processo di pace. Ma in agenda ci sono
anche il tema della sicurezza e le prospettive dell’accordo di cooperazione decennale
tra Usa e Afghanistan, che sarà attuato dopo il ritiro delle truppe statunitensi dal
Paese. (R.B.)