di Alessia Clemente, delegata dei giovani Omaec (Organizzazione mondiale ex allievi
dell'insegnamento cattolico), da Rio de Janeiro La moltitudine
che si perdeva all'orizzonte sulla spiaggia di Copacabana ha vissuto uno strepitoso
incontro festoso nella fede. Il messaggio del Santo Padre è stato rivoluzionario nella
semplicità. Ora ci portiamo i compiti a casa che Francesco ci ha lasciato, per essere,
nei luoghi del nostro quotidiano, 'discepoli senza paura'. Non possiamo più tirarci
indietro di fronte a questo impegno. Ci ha esortato ad andare 'contro corrente', ma
non per il puro gusto di farlo, piuttosto per risvegliarci le coscienze e farci sentire
di più la serenità che scaturisce da una fede bella. "Andate, senza paura,
per servire. Seguendo queste tre parole sperimenterete che chi evangelizza è evangelizzato,
chi trasmette la gioia della fede, riceve gioia. Cari giovani, nel ritornare alle
vostre case non abbiate paura di essere generosi con Cristo, di testimoniare il suo
Vangelo". Così il Papa Francesco di fronte ai tre milioni di giovani che hanno partecipato
alla Santa Messa conclusiva della XXVIII Giornata mondiale della Gioventù a Rio. (a
cura di Antonella Palermo)